Una triste storia d’amore a Firenze

by Michela Conoscitore

La città di Firenze, vero scrigno di tesori artistici, è celebre anche per i suoi magnifici scorci e le sue piazze. Tra le più belle ed eleganti sicuramente si può annoverare Piazza della Santissima Annunziata: la statua equestre di Ferdinando I de Medici, lo Spedale degli Innocenti con le formelle in ceramica invetriata dei #DellaRobbia e le fontane del bronzista #PietroTacca attireranno subito la vostra attenzione, inevitabilmente, vista la concentrazione di capolavori concepiti da artisti inimitabili come Brunelleschi, Baccio D’Agnolo e Antonio Da Sangallo.

Eppure, tra i vari palazzi che circondano la piazza, se aguzzerete la vista, ne scoverete uno con una finestra dagli scuri sempre aperti: appartiene Palazzo Budini-Gattai, un tempo chiamato Palazzo Grifoni, e nel Cinquecento è stato casa di uno dei rampolli della famiglia Grifoni. Il giovane si sposò con una fanciulla fiorentina di buona famiglia, ma poco dopo aver celebrato il matrimonio, l’uomo fu costretto a partire per una guerra che coinvolse Firenze e le nobili famiglie della città.

La giovane sposa, da quel giorno, prese a sedersi vicino alla finestra così che mentre ricamava, il suo sguardo andava sovente verso la piazza sperando di scorgere il marito tornare dalla guerra. La giovane si fece anziana, il consorte non tornò. Morì vedova e sola. Quando la famiglia la seppellì, gli scuri nella sua stanza furono chiusi. Ebbene, in quel momento strani fenomeni iniziarono ad accadere: libri che caddero in terra, mobili che si spostavano, finestre che sbattevano. Gli abitanti del palazzo, spaventati, riaprirono le imposte e tutto tornò alla normalità. Da allora, quindi, quegli scuri sono rimasti sempre aperti, per rispettare il volere dello spirito della donna, ancora in attesa del marito, e per ricordare l’amore sfortunato dei due giovani.

Un’altra versione della storia racconta che la statua equestre di Ferdinando I fu posizionata espressamente lì proprio per volere del Granduca mediceo. Il motivo? Sempre l’amore: il nobile si era perdutamente innamorato della moglie di un Grifoni, non potendo amarla alla luce del sole, il Granduca decise di far collocare la propria statua al centro della piazza con lo sguardo rivolto verso la finestra della donna amata.

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