Antonella Carone, dal palcoscenico al grande schermo: è lei la cattivissima Perfidia di Me Contro Te

by Luana Martino

Se non avete mai sentito parlare di loro probabilmente non avete figli o nipoti tra i 4 e i 10 anni. Eh sì, perché se provate a nominare ‘Me contro Te’ ad un bambino o ad una bambina sarà, sicuramente, felice di parlarvi dei due youtuber più chiaccherati del momento.

Sono pochi, infatti, i piccoli fruitori che non amano Luì e Sofì (Luigi Calagna e Sofia Scalia, 27 e 22 anni) i due giovanissimi che hanno conquistato il pubblico dei più piccoli, tra sfide, giochini e tutorial sul web. 
Adesso i due youtuber arrivano anche in sala con Me contro Te Il Film – La vendetta del Signor S (una produzione Warner Bros Italia, Colorado Film Production, «Me contro Te») con la regia di Gianluca Leuzzi e con un cast che vede, oltre ai due protagonisti, Sofì e Luì (che sabato 18 gennaio, interverranno a Bari al Multicinema Galleria, all’Uci Showville, al The Space di Casamassima e all’Uci di Molfetta) anche Michele Savoia, Giustina Buonomo, Marilisa Protomastro e Antonella Carone nelle vesti di Perfidia.

Ed è proprio la ‘cattiva’ del film che abbiamo incontrato e intervistato per Bonculture.

Attrice e presentatrice: come concili queste professioni?

Le due professioni, sin dall’inizio della mia carriera, procedono parallelamente. Mi piace pensare che ognuna apporti qualcosa all’altra. Presentando, ho imparato alcune cose della recitazione e recitando ho fatto esperienza di altre che si sono rivelate preziose per la conduzione. Mi riferisco, ad esempio, all’essere in ascolto con l’interlocutore, a “sentire” quando è il momento di cambiare ritmo nell’espressione, al fare da spalla o al saper improvvisare, quando serve. 

Riesco a conciliare recitazione e conduzione esattamente come si conciliano tutte le cose a cui si tiene. E io, per il mio lavoro, ho una passione sfrenata! 

Da diversi anni lavori in teatro con diverse compagnie: cosa vuol dire lavorare spesso in teatro? Cosa ti ‘regala’?

Il cinema si sta avvicinando piano piano e, direi, inaspettatamente nella mia carriera. La maggior parte del mio lavoro si svolge, infatti, principalmente a teatro. Collaborando stabilmente con diverse compagnie, posso godere di una certa continuità lavorativa, il che equivale a dire una grande fortuna! Il lavoro dell’attore è un costante allenamento (di corpo, voce, emozioni) corroborato dallo studio. Il teatro ti allena a scomporre l’essere umano e a ridisegnarlo in quell’opera d’arte e fantasia che è un “personaggio”. Ma solo quando quest’opera individuale incontra lo spettatore, il lavoro può dirsi compiuto. Per me, il cinquanta per cento del lavoro dell’attore lo si impara dal pubblico. Il teatro, a differenza del cinema, ti dà la possibilità di apprendere da quest’incontro mentre lo stai ancora vivendo.

Tra i diversi spettacoli ai quali hai lavorato ci sono diversi singspiel come, ad esempio, ‘Aladino e la sua lampada’. Preferisci, dunque, spettacoli in cui puoi esprimerti anche come cantante?

No, non li preferisco. Il canto mi genera un’ansia da prestazione notevole! Ma quando capitano belle opportunità come quelle che ho colto in passato, mi ci butto a capofitto con un po’ di sana incoscienza! 

Battute a parte, non ho studiato per diventare cantante e perciò ho sempre un certo pudore nel dire che “canto”, perché penso subito alla lunga e continua formazione di cui questa, come tutte le discipline artistiche, ha bisogno. Ho preso lezioni di canto, certo, perché un attore deve saper fare anche quello. 

In passato ho preso parte in due opere per ragazzi prodotte dalla Fondazione Petruzzelli, con la regia di Marinella Anaclerio e le liriche del M. Nicola Scardicchio. Inutile qui indugiare sull’ansia che mi ha provocato cantare su un palco come quello del Petruzzelli di Bari, con tanto di orchestra e direttore! Ma alla fine sono state esperienze molto riuscite. Penso a “Il Giovane Artù” in cui ho interpretato Morgana e ad “Aladino e la sua Lampada” nel ruolo della principessa Budur, entrambe opere dedicate al giovane pubblico. 

Ma c’è anche lo spettacolo “Alla Moda del Varietà” che gira ancora l’Italia, messo su insieme a miei colleghi Tony Marzolla e Loris Leoci, in cui ripercorriamo, anche in musica e con arrangiamenti originali, la storia del Varietà e dell’avanspettacolo italiani. 

Come ti sei ritrovata nel modo degli youtuber? Conoscevi già Luì e Sofì?

Devo ammettere che non li conoscevo. Ora come ora il pubblico è fortemente targettizzato e chi non ha figli o, non ha a che fare coi bambini nella quotidianità, è difficile che si imbatta nei nuovi fenomeni del web. 

Avevo già lavorato in passato con il regista del film, Gianluca Leuzzi, alla serie tv “Untraditional 2” con Fabio Volo. Un giorno ricevo un messaggio in cui mi anticipava che sarei stata chiamata dalla casting director per provinarmi in un ruolo per un progetto al quale stava lavorando. Non sapevo nulla. Non aveva aggiunto nulla. Non sapevo neanche che il film sarebbe stato prodotto e distribuito da un’importante major come Warner Bros. E così è partito il classico iter: self tape, call back, provino alla Colorado Film che co-produce il film, fino alla fatidica chiamata in cui mi comunicavano di essere stata scelta.  Ne sono stata davvero felice, perché quando qualcuno ripone fiducia artistica in te è sempre una grande iniezione e di orgoglio e gratitudine. Naturalmente il mio ringraziamento va anche a Luí e Sofí, che mi hanno voluta a vestire i panni di un bellissimo personaggio nato dalla loro mente. 

Parliamo del tuo personaggio ‘Perfidia’, raccontaci un po’ delle sue caratteristiche e di come agisce nel film. Ti sei ispirata a qualche personaggio famoso dei cartoon per interpretare questa parte? Come ti sei approcciata ad essa?

Quando ho letto la sceneggiatura sono esplosa dalla gioia perché, si sa, i cattivi sono i più divertenti da interpretare. Perfidia è il braccio destro del “Signor S. “, personaggio di fantasia creato dai Me contro Te, antagonista che ricorre nei loro video su youtube lanciando di volta in volta sfide sempre nuove. Nella costruzione del personaggio sono partita dunque da questo rapporto di ammirazione e sudditanza nei confronti del “capo”, controbilanciato da un’indole forte e quasi militaresca. Ho pensato a una donna rigida anche nel corpo, esecutrice e schematica, spigolosa e a tratti isterica. La recitazione è naturalmente over acting, ovvero sopra le righe, una recitazione solitamente preclusa al cinema ma che in questo contesto molto “cartoon” potevo permettermi, anzi mi era richiesta. E così ho iniziato a costruire il mio personaggio. 

Ovviamente ci sono dei riferimenti cinematografici a cui ho voluto ispirarmi: da Miss Esmè Sqalor della serie Netflix “Una serie di sfortunati eventi” (che amo molto), alla Crudelia Demon interpretata da Glenn Close, passando per Yzma de “Le Follie dell’imperatore”. 

Come si realizza la trasposizione dei linguaggi cioè da YouTube a quello cinematografico? Difficoltà? O magari è un percorso divertente?

Non avendo mai praticato il linguaggio degli youtuber non saprei come si sta dall’altra parte, ma essendo un’attrice e facendo cinema dico che mi sono ritrovata in un contesto familiare a livello di linguaggi. Si è trattato solo di avvicinare la mia recitazione al registro esplosivo, divertente e molto “cartoon” che Luí e Sofí utilizzano nei loro video su YouTube ma, a parte questo, il film racconta una storia, una bella storia per ragazzi, con tutti gli elementi della fiaba classica: ci sono i cattivi, ci sono i buoni che devo superare delle prove che si evolvono in importanti conquiste in termini di crescita e consapevolezza, c’è l’aiutante magico, eccetera eccetera…

Cosa pensi di questi fenomeni?

Non sono d’accordo con chi demonizza i nuovi canali di comunicazione e i fenomeni annessi. Il mondo va avanti. Noi passavamo i pomeriggi davanti la televisione, i bambini oggi stanno davanti a un cellulare o un tablet e hanno la possibilità di scegliere cosa vedere. Non è il canale che va contestato ma i contenuti. Non è che noi, cresciuti negli anni ’90, avessimo solo modelli edificanti in TV, anzi! Il trash televisivo di oggi è figlio di quello a cui noi assistevano vent’ anni fa sul piccolo schermo.

Viceversa, se i contenuti sono positivi e costruttivi, che ben vengano anche gli youtubers!

Possono davvero essere degli esempi per i bambini e per le bambine?

Dipende dal tipo di esempio di cui si fanno portatori. Il web è un mare talmente vasto che ci trovi di tutto, anche i rifiuti, ovvio. Ma, come dicevo prima, anche nei media tradizionali non si trovano solo buoni esempi! Oggi più che mai bisogna imparare a selezionare i contenuti. A fronte di una scelta vasta, deve necessariamente affinarsi la capacità critica di tutti, non solo dei bambini, nella fruizione dei contenuti. Da laureata in Editoria, questo è un tema a me molto caro, oggetto peraltro della mia tesi di laurea. 

Insegnano realmente qualcosa?

Nel caso dei ME contro Te è opinione diffusa e condivisa che utilizzino un linguaggio pulito, educativo. Nei loro video insegnano a fare slime, stimolando la manualità e la creatività nei bambini, danno vita a situazioni e a dinamiche di coppia buffe, esprimendosi con un lessico articolato, sicuramente d’insegnamento per il loro giovane pubblico.

 Ma al di là di quello che possono insegnare o meno gli youtubers in generale, penso che oggi tutti noi dobbiamo imparare a “nuotare” nel mare magnum del web. Tutti. Nessuno escluso. Ci sono tante cose che dobbiamo preoccuparci di imparare. Perché la verità è che siamo tutti vulnerabili… e i grandi non meno dei piccoli. 

*La foto di Antonella Carone è di Laila Pozzo 

CREDITS Film

Regista: Gianluca Leuzzi

Cast: Luigi Calagna, Sofia Scalia, Antonella Carone, Michele Savoia, Giustina Buonomo, Marilisa Protomastro

Produzione Warner Bros, Colorado Film e Me contro Te.

Casting director Giusy Marrone

DOP Davide Crippa

Montaggio Davide Cerfeda

Sceneggiatura Emanuela Canonico, Andrea Boin, Sofia Scalia, Luigi Calagna

Musiche originali Stefano Della Casa

Costumi Cristina Audisio

Distribuito da Warner Bros Italia

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