8 marzo, “La donna nell’arte”: i colori che abbagliano dell’artista Leonardo Vecchiarino in una mostra organizzata dagli Amici del Museo Civico di Foggia

by Carmine de Leo

Sguardi, sorrisi, eleganti figure, occhi luminosi che pare osservino il visitatore, riccioli d’oro e altre capigliature, il tutto in una esplosione di colori che quasi abbagliano, conquistando i pensieri di chi osserva verso la prossima primavera.

Sono queste le sensazioni che il visitatore percepisce immediatamente nell’osservare le tante tele dedicate tutte al mondo femminile che l’artista foggiano Leonardo Vecchiarino ha esposto presso la sala Diomede del Museo Civico di Foggia in occasione di una mostra dedicata alla festa delle donne dal titolo “La donna nell’arte” organizzata dall’Associazione Culturale Amici del Museo, che con questa rassegna ha voluto dedicare non un solo giorno alla festa delle donne, ma l’intero mese di marzo.

La rassegna, infatti, resterà aperta al pubblico nei giorni di apertura del Museo Civico, dall’1 al 30 marzo.

La scelta del’artista foggiano Leonardo Vecchiarino da parte degli Amici del Museo come protagonista di questa mostra, è stata effettuata dalla particolare predilezione di questo maestro per le figure femminili: nella sua maestria volti,e figure di donne si animano sorridenti in una arcobaleno di colori che esprimono sorrisi e gioia di vivere nella luminosità delle sue tele esposte numerose nella grande sala Diomede.

Il Vecchiarino, noto artista dell’arte pittorica, ha già realizzato con successo decine di mostre, oltre che in varie regioni della penisola italiana, anche in Europa ed oltre oceano, negli Stati Uniti d’America.

Apprezzate molto anche all’estero, varie sue opere sono esposte oggi negli Stati Uniti, al Market Center di Dallas, allo Jacob Javit Center di New York, al Deposit Guaranty Salon International di Jackson in Missisipi, al Museo Nazionale di Budapest, in Svezia all’Italiensk Kulturell Forening Interart Vasteras di Hallstahmmar ed al Palazzo delle Esposizioni di Stoccolma, al Foyer International di Parigi ed al Trade Center/ Harumi di Tokio.  

L’inconfondibile tratto del suo pennello, la scelta delle diverse cromature, guidate da un sorprendente estro, come ha scritto nella sua presentazione lo stesso artista si caricano del livello esistenziale e, anche con l’abile uso dell’allegoria, riescono ad esprimerne le contraddizioni, le attese,  le ansie, i cambiamenti sociali,  anche nell’era di altri media più diretti, veloci e aggressivi (foto, TV, radio, internet, ecc.).

Entrando nel vasto salone dedicato presso il Museo Civico di Foggia al re dauno Diomede per visitare la mostra del Vecchiarino, si avverte subito un senso di gioia, le tele con i loro colori, diremo quasi mediterranei, ci ricordano anche il paesaggio della nostra terra e come in un sogno, vibrazioni esistenziali e gioia di vivere ci conquistano totalmente ed è difficile non farsi conquistare dagli sguardi femminili, occhi espressivi che calamitano la nostra attenzione e da cui è difficile poi allontanarsi.

Sensazioni che si fondono e canalizzano l’interesse del visitatore anche per le particolari tecniche messe in atto dall’artista Leonardo Vecchiarino, ormai da molti anni alla ricerca di nuovi orizzonti, nuove sperimentazioni, coniugando un continuo laboratorio di idee nuove che si affacciano e concretizzano negli anni sempre verso ed interessanti ed intriganti esperienze e tecniche espressive.

La prima personale del Vecchiarino risale al 1986, dopo questa esposizione l’arista si migliora sempre di più ed arricchisce la sua tecnica con nuovi spazi di ricerca che lo porteranno ad esprimersi con una sua personale e particolare originalità verso le figure femminili, che saranno esposte con successo per la prima volta all’Expoarte internazionale di Bari.

Da qui un lungo percorso di successi si snoda insieme alla sua ricerca artistica, decine di tele che pongono al centro la figura femminile, che diventa protagonista di sfondi e cornici originalissimi, creati con tecniche di collage attraverso l’utilizzo di frammenti di riviste e quotidiani, di vecchi manifesti, strisce di carta colorate, quasi un tuffarsi delle sue figure eleganti femminili nella società moderna rappresentata da questi originali sfondi creati dall’artista in una continua invenzione delle sue espressioni pittoriche.

Raffigurazioni che stimolano chi osserva le sue tele verso l’immagine della nostra società moderna, verso i suoi ritmi voluttuosi, una società richiamata dai ritagli di stampa dei collages che contornano le figure femminili del Vecchiarino.

Le sue tele, pertanto, si trasformano in messaggi visivi, neppure tanto nascosti, ove la donna appare protagonista del mondo che ci circonda e, infatti, questa mostra “La donna nell’arte” organizzata dagli Amici del Museo con le tele dell’artista Vecchiarino, vuole rappresentare in conclusione anche un messaggio sociale che vede protagonista la figura femminile nella nostra società moderna! 

You may also like

Leave a Comment

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.