“Ex voto max 10”, come scommettere sui giovani collezionisti in galleria

by Anna Maria Giannone

Un vero e proprio attacco d’arte ha colpito quanti hanno partecipato all’inaugurazione della mostra collettiva Ex Voto max 10 alla Galleria Creo in Via Lustro a Foggia, promossa dal curatore Angelo Pantaleo.

Alle pareti, le piccole opere formato 10×10, gli ex voto di artisti pugliesi e non, noti e meno noti al grande pubblico dell’arte e dei collezionisti- Patrizia Affatato, Fabio Casiero, Rosalba Casmiro, Andreina Cristino, Teresa Dagnessa, Silvia dalla Dea, Rosy Daniello, Wanda delli Carri, Antonio Di Michele, @dresscodeguru (Bologna), Savino Ficco, Anna Fiore, Maddalena Gatta, Viola Gesmundo, Rosanna Giampaolo, Paolo Grenzi, Dora Grittani, Alfredo Ingino, Juca_Lab, Daria Kirpach, Marco Lepore, Nicola Liberatore, Sara Lori, Veronica Lovati, Nicola Loviento, Nelli Maffia, Matteo Manduzio, Leonardo Mongiello, Stefano Amedeo Moriani, Pietro Pascarella, Giuseppe Petrilli, Jim Picco, Romeo Proietto, Mario Raviele, Monica Refolo, Paola Ricucci, Pietro Ricucci, Veronica Ricucci, Piero Roca, Antonella Rossano, Antonio Sacco, Danilo Scopece, Jano Sicura, Sinuhe da Foggia, Pino Spadavecchia, Paolina Lidia Sroka, Grazia Tavaglione, Daniela Tzvetkova, Elettra Vinelli, Valerio Jarussi, Luciana Vita, Zip- sono state prese d’assalto dai visitatori, al modico prezzo di 20 euro.

Gli artisti nei prossimi giorni saranno chiamati a riempire con altri ex voto quei vuoti e il bollino rosso, lasciati dagli acquisti. In tempi di arte contemporanea e di neo situazionismo con la banana di Cattelan che spadroneggia tra mercanti, performer e comici, l’appropriazione istantanea di un’opera, come un oggetto di consumo natalizio qualsiasi, al pari di un addobbo per l’albero, lascia stupefatti per la carica emotiva ed estetica che porta con sé. È moltiplicazione pura dell’arte, di warholiana memoria.

La mostra è stata inaugurata da una performance della compagnia teatrale “le maschere”, tratta da “MAMME” di Annibale Ruccello, adattamento ed interpretazione di Gina Morelli, già premiata nel 2005 come miglior testo teatrale a Leporano in provincia di Taranto.

Il Sud è pieno di ex voto, ce n’è una collezione fantastica e ancora poco valorizzata al Santuario dell’Incoronata nel cuore del Parco omonimo nel Tavoliere. La fase del concepimento e della gestazione appartiene al mondo delle credenze, il ringraziamento e l’atto creativo si originano dalla vita, dal racconto che l’ex voto vuole fissare e che veniva consegnato all’autorità religiosa, come segno di gratitudine.

Con l’ex voto c’è intento magico di sostituire la parte malata con la sua controfigura, la parte malata si mette sotto la diretta influenza del Santo, si presenta a lui il ‘corpo stesso del miracolo’ come testimone della divina guarigione.

Nella mostra, anche per la dimensione ridotta delle opere richiesta dal curatore, manca la raffigurazione favolistica dei momenti più cruciali e la ripetizione di casi standardizzati che fanno parte di tutto l’armamentario tipico degli ex voto, resta però la rappresentazione mitica e feticistica delle parti del corpo. Ci sono i cuori trafitti, le splendide variopinte maschere di morte di Dora Grittani, gli organi curati, i piedi, le mani di Raviele, gli occhi orientali interiori di Anthos, la Vergine Blu benedetta di Nicola Liberatore, che protegge chi la ama, le vagine rosse di Nelli Maffia che rinviano alla pagina bianca di Karen Blixen, le sezioni di donne seducenti di Giuseppe Petrilli, i pezzi di legno di Sinuhe, i riferimenti ora gotici ora chic ad un mondo antico della tradizione, reinterpretato dalla cultura pop.

Gli artisti si sono divertiti nel riprodurre la loro anima più riconoscibile, come se in quel feticismo delle parti del corpo miracolistiche e miracolate potessero essere inseriti anche i loro standard artistici, il loro segno distintivo.

È chiaro che oggi una tale produzione non può non ispirarsi anche solo inconsciamente all’enorme patrimonio regalato all’immaginario mondiale da Frida Khalo. Nell’ultimo straordinario film di Giovanni Troilo sulla vita dell’icona messicana, il discorso sugli ex voto è molto presente e affidato al muratore e operaio Alfredo Vilchis, divenuto artista quasi per caso dipingendo miniature. È lui che nel documentario racconta la forza delle opere di Frida, legata al mondo immenso degli ex voto e alla tradizione contadina e popolare. Ad uno stile essenziale e caricaturale nella sua ricerca della verità narrativa orale.

Tu mi piovi – Io ti cielo
Tu la finezza, l’infanzia,
la vita – amore mio – bambino – vecchio
madre e centro – azzurro – tenerezza.
Io ti porgo
il mio universo e tu mi vivi.

Frida Khalo

“Quella dei bollini è una provocazione al mercato dell’arte: l’arte deve essere accessibile a tutti. Si venderà tutto, questa è una opportunità. L’idea era quella di conoscere nuove forme di arte e di incentivare nuovi collezionisti di arte contemporanea. Il collezionista degli Anni Ottanta del secolo scorso ormai non esiste più, ci sono i giovani che hanno pochi mezzi. Un giorno quel giovane avrà il suo studio, la sua casa, la sua professione, avrà le risorse per comprare un’opera grande, ma oggi l’arte deve essere anche un dono, per voler scommettere sui nuovi collezionisti. Io non scommetto sugli artisti, chi espone qui è già un artista affermato, noi vogliamo scommettere sui nuovi collezionisti”, ha spiegato a bonculture Angelo Pantaleo intento a vendere ex voto.

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