“Le 13 tele”, in arrivo a luglio il nuovo romanzo della scrittrice cagliaritana Sonia Cardia

by Germana Zappatore

Esistono diversi modi per continuare a vivere dopo il rapimento di un figlio. Uno di questi è l’arte. Ovvero, dipingere il volto di quel figlio strappato in tante istantanee, una per ogni anno trascorso senza gli abbracci materni. E’ così che Lucia, la protagonista del romanzo “Le 13 tele” (in uscita a luglio per la Rossini Editore) di Sonia Cardia, affronta il dolore nella speranza di ritrovare un giorno la sua piccola.

Nina è il coronamento di una vita in ascesa: Lucia è una talentuosa ritrattista cagliaritana che trova il successo professionale e l’amore a Firenze. Sembra una vita perfetta, fino a quando la piccola viene rapita e svanisce nel nulla. Tutte le certezze della vita di Lucia si sgretolano: lascia tutto e tutti e si rifugia nella casa materna dove inizia a scrivere lettere accorate alla figlia e a dipingere in maniera ossessiva il suo volto. Dopo tredici anni, la protagonista torna a Firenze per esporre le 13 tele che raffigurano Nina in un ideale percorso di crescita. E a Firenze accade qualcosa.

La storia è molto forte, da un punto di vista emotivo lascia il segno: è impossibile non entrare in empatia con Lucia e restare completamente distaccati dal suo dramma. Merito della storia ricca di colpi di scena e con un finale per niente intuitivo, ma anche della scrittura fresca e accattivante dell’autrice.

Classe 1978, Sonia Cardia è una donna poliedrica cagliaritana. Con la penna e il taccuino nel sangue fin da ragazzina (il suo blog si chiama, appunto, pennaetaccuino.it), ha fatto tante cose. Prima di tutto si è diplomata nel settore dei servizi sociali per tenere contenti i genitori che si sa, “si straniscono sempre quando sentono un figlio che dice di voler fare l’artista perché l’arte non dà da mangiare”. Dopo la maturità si è presa un anno sabbatico “che sono diventati 10”, ha trovato l’amore e un lavoro in un supermercato che ha lasciato presto perché non lo sentiva suo, è diventata mamma. Nel frattempo ha capito che non poteva continuare a rimanere sorda al richiamo dell’arte: si è iscritta (e poi laureata) alla facoltà di Scienze della comunicazione coltivando la speranza di diventare giornalista e oggi è scrittrice (prima de “Le 13 tele” ha pubblicato il romanzo “Destini separati” e “Realmfancy”), poetessa, autrice di testi musicali, blogger, speaker radiofonica, e ha ricevuto diversi premi tra cui quello del concorso CET Scuola Autori di Mogol e il Premio Internazionale Dostoevskij.

Insomma, un’artista a 360 gradi che crede in ciò che fa.

“Spesso uno dei miei figli – ha raccontato a Bonculture – mi chiede ‘mamma, cosa vuoi fare da grande?’ Io gli rispondo ‘tutto quello che mi piace, non mi sono mai messa limiti’. Sono una persona alla quale piace sperimentare. Ho il mio lavoro (informatore scientifico, ndr) perché con i libri non si vive a meno che non ci sia dietro una grande casa editrice”.

E nel frattempo, sta già lavorando al prossimo romanzo, rigorosamente top secret.

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