Le vie dell’inchiesta giornalistica: intervista ad Alessio Giannone alias Pinuccio

by Ines Pierucci

“Oggi le inchieste sull’ambiente sono diverse da quelle degli anni Ottanta e Novanta”. Alessio Giannone, noto anche con lo pseudonimo di Pinuccio, inviato per il sud della trasmissione Striscia la notizia di Mediaset, si occupa da sempre di ambiente e di pubbliche amministrazioni. “Chi mi sta intervistando sa bene che questi temi mi appassionano da sempre”, infatti, abbiamo scelto di chiacchierare proprio di questo a partire dalla sua attività di reporter che, pur lavorando per un tg satirico, affronta argomenti molto seri, con conseguenze spesso importanti.

Che significa realizzare inchieste sull’ambiente oggi?

La gestione dei rifiuti, al contrario di quello che si può immaginare, non è più direttamente in mano alla mala vita ma, come si evince dagli ultimi arresti che sono avvenuti in Puglia, spesso sono coinvolti i colletti bianchi e le pubbliche amministrazioni. Dunque, oggi, muoversi sui temi ambientali significa studiare le carte pubbliche.

Uno dei tuoi ultimi servizi è stato sullo sversamento dei rifiuti nel Canale Lagrimaro di Cerignola. Da quanto tempo è in quelle condizioni e di chi è la responsabilità in questo esempio di incuria?

Questa del Lagrimaro è una situazione paradossale perché persiste da diversi anni e si tratta di un canale chiuso, ovvero con uno sfogo nelle campagne ma che nasce in una zona industriale, e non in un fiume. Abbiamo fatto analizzare l’acqua del canale ed è emerso, infatti, che contiene residui di lavorazione agroalimentare. Perlustrando il territorio, abitato dalle aziende circostanti che non smaltiscono regolarmente, si può risalire facilmente all’origine dello sversamento.

A seguito dei servizi televisivi che porti avanti si risolvono i casi?

Dopo il servizio sulla discarica di Deliceto, con tanto di sversamento dei rifiuti in campagna, ci sono stati prima gli interventi da parte delle amministrazioni e dopo da parte delle forze dell’ordine bloccando, dunque, l’inquinamento. Un altro caso è quello di Massafra al quale sto lavorando da due anni, dopo i quali, solo adesso sembra che si muova qualcosa. I servizi giornalistici sicuramente sono incisivi e spesso più veloci dei tempi burocratici ma diventano ancora più efficienti quando si aggiunge l’intervento della popolazione che, da un lato, dovrebbe difendere il proprio territorio, evitando di inquinarlo e dall’altro denunciare e reagire al degrado.

Striscia la Notizia nasce come tg satirico, e tu ti inserisci con delle inchieste più articolate sulla pubblica amministrazione. Come sei arrivato ad approfondire questi temi?

Sin dall’inizio ho proposto queste tematiche agli autori del programma per cui lavoro che hanno apprezzato di buon grado. Le questioni ambientali sono più articolate degli altri temi perché sono supportate dalla documentazione che rende sicuramente inconfutabile la notizia e dunque più concreta delle altre.

Una volta trasmessa al pubblico attraverso un linguaggio divulgativo diventa ancora più importante perché viene dimostrata coi fatti.

L’ambiente, come la sanità, è un argomento delicato, a cui sono dedicate la maggior parte delle risorse dei bilanci delle amministrazioni. Quanto è pericoloso quando si scoprono queste notizie?

Le amministrazioni dedicano il 75% delle risorse in materia di sanità quindi certamente quando si scoprono certe notizie significa toccare soprattutto poteri forti perché spesso la malavita si è riciclata sia nella sanità che nel settore dei rifiuti, fino ad entrare nella green economy come il caso Siri.

Come hai vissuto le intimidazioni ricevute qualche tempo fa?

Quando ho ricevuto quel proiettile ho pensato che fino a quando non ti succede ritieni che si tratta di qualcosa di cui si sente parlare ma che non può mai accadere proprio a te. Mi sono reso conto di quanto potere abbia una notizia ma ad ogni modo sono sempre rimasto tranquillo. Per il resto se la notizia c’è va data, senza pensare alle conseguenze, altrimenti avrei fatto un altro mestiere.

Il governo attuale, cosiddetto del cambiamento, come si muove sulle tematiche ambientali?

È fermo, è un governo in continua campagna elettorale, dunque, con nessun interesse ai temi ambientali. Il Ministro Costa che si era detto interessato ai temi ambientali non si accorge di quanto ci sia da fare nel nostro paese e di quanto, ad esempio in Puglia, sia grave la condizione in cui versa la nostra Taranto, dove si continua a morire e dove per salvare la gente che vi abita non basterà chiuderla, perché oltre all’ILVA c’è una discarica di cui nessuno parla a due passi dal siderurgico che contribuisce ad aumentare l’inquinamento preesistente nel territorio. Sei diventata mamma da poco, cosa saresti disposta a fare per tuo figlio se vivessi a Taranto? (mi chiede e io rispondo che andrei via da Taranto). E chi non può farlo, invece, muore. 

Nonostante sia diventato un personaggio a livello nazionale hai scelto di rimanere a vivere in Puglia nella tua città. Come mai?

Perché costa poco (sorride). Sono rimasto a Bari per lavoro, per Striscia la Notizia mi occupo di alcune regioni del sud, pertanto girando la Puglia, nonostante ci siano dei posti meravigliosi ai quali sono molto affezionato, mi accorgo sempre di più di quanto il nostro sia un territorio spesso devastato, di cui nessuno parla.

Aspettando la prossima edizione di Striscia la Notizia è appena uscito il brano musicale “Coincidance”, il ballo delle coincidenze, scaricabile gratuitamente su spotify. Quali sono i progetti futuri di Alessio e di Pinuccio?

Sto scrivendo un altro libro che uscirà prossimamente e per l’estate mi sto preparando per la prova costume.

Alessio è anche regista di teatro e per il cinema ha girato, tra gli altri, il cortometraggio La sala candidato al Festival del Cinema di Venezia nel 2012. Nel 2018 ha partecipato come attore coprotagonista al film Il vegetale prodotto dalla Pixar, di Gennaro Nunziante.
Il suo primo libro Trumpadvisor è stato pubblicato in due ristampe dalla casa editrice Mondadori a fine anno 2017.

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