Gabriella Laura Del Vecchio racconta il suo “Caro Umberto”. «Giordano ha sempre amato la sua terra»

by Alessio Walter De Palma

Lo scorso 9 maggio in streaming ha avuto luogo l’incontro culturale “Caro Umberto” nell’ambito della rassegna: “Tutt’altro genere: Letteratura, Musica, Teatro, Arte” del Soroptimist International Club di Foggia nel nome del presidente Angela Rosa Ricco, una conferenza – concerto a cura di Gabriella Laura Del Vecchio autrice del testo “Caro Umberto”, visibile alla pagina YouTube https://www.youtube.com/watch?v=X8bL9Qrb5mE

Gabriella Laura Del Vecchio nata a Foggia è laureata in pianoforte e specializzata i Didattica della Musica. Ha diretto per molti anni il coro polifonico di voci bianche EUPHONE’ per cui ha elaborato arrangiamenti originali e partiture musicali a piu’ voci e di vario genere.

Ha curato diverse produzioni artistiche per ragazzi ed ha collaborato con enti culturali del territorio in particolare con il Conservatorio U. Giordano di Foggia per la realizzazione di spettacoli teatrali- musicali.

È stata docente nei Corsi abilitanti per l’insegnamento e formatrice in numerosi Seminari e Master di pedagogia musicale. Ha pubblicato scritti ed articoli didattici.

Nel 2011 ha ideato e realizzato la docufiction “ Il Nostro Giordano”, proiettata in prima assoluta nel Convegno “Giordano musicista nella Storia”, organizzato dalla Fondazione Musicalia della Fondazione Monti Uniti di Foggia, docufiction allegata in DVD al libro pubblicato nel 2015, dal titolo “Caro Umberto” edito dalla <<casa editrice del Rosone>> di Foggia, libro che è stato presentato nel 2016 a Milano, presso la Casa di Riposo per Musicisti Fondazione G. Verdi, alla presenza di Giovanna Lomazzi e Nandi Ostali erede della Casa editrice Sonzogno nell’ambito della rassegna BOOKCITY.

Ha tenuto numerose conferenze e seminari su U. Giordano per scuole, associazioni e istituzioni musicali.

Dal 1986 è Docente di Musica presso l’Istituto secondario di 1° grado G. Bovio di Foggia.

Bonculture l’ha intervistata.

Buongiorno. Di cosa si occupa il Soroptimist International Club?

Buongiorno a voi. Il Soroptimist International Club, di cui io mi fregio di essere il past president del Club di Foggia, si occupa di donne a trecentosessanta gradi, tramite conferenze, convegni, concerti, incontri culturali con temi afferenti alla cultura: dalla letteratura alla musica, dal teatro all’arte al sociale, degno di nota lo sportello di ascolto presso le caserme dei Carabinieri di Italia dedicato alle donne vittime di violenza.

In cosa consiste la rassegna culturale Tutt’altro genere?

La rassegna culturale Tutt’altro genere: Letteratura, Musica, Teatro, Arte è un progetto multi-club Puglia – Basilicata di diversi incontri culturali su diverse tematiche da marzo a maggio al fine di valorizzare i talenti del nostro territorio.

L’ottavo incontro dello scorso 9 maggio ha avuto Lei protagonista con il suo “Caro Umberto” ce ne vuole parlare gentilmente?

Certamente. “Caro Umberto, a Giordano foggiano illustre cittadino del mondo” è il titolo completo del mio libro pubblicato dalle Edizioni del Rosone di Foggia nel 2015, con in allegato il DVD “Il Nostro Giordano”, acquistabile o in loco presso la sede di via Zingarelli a Foggia oppure online tramite mail a info@edizionidelrosone.it. Nella conferenza-concerto hanno partecipato altresì il presidente del Soroptimist International Club di Foggia Angela Rosa Ricco, il soprano Ilaria Bellomo e i pianisti Sandra Russo e Antonio Nardella, eccellenze del nostro territorio, ai quali vanno i miei più sentiti ringraziamenti.

Come è nata l’idea di “Caro Umberto”?

L’idea in realtà è nata precedentemente già dal 1999 quando fui invitata a relazionare con una conferenza su Umberto Giordano, del quale all’epoca non ero esperta, è nata come un’esperienza didattica. Poi tramite studi, ricerche, letture ho approfondito la tematica del Giordano Personaggio/Persona. Un libro non scritto in “musichese” per gli addetti ai lavori assolutamente, bensì per la gente comune, per tutti, non è un trattato musicologico, ma più che altro un libro “storico”. Un libro fruibile a tutti e per tutti senza distinzione di classe.

Nasce, ripeto, come esperienza didattica allorquando grazie al maestro Carmen Battiante – giordaniana per eccellenza come giordaniano per eccellenza è Agostino Ruscillo – e la Fondazione Musicalia va in scena Mese Mariano al teatro del Fuoco di Foggia e i miei allievi sono protagonisti sia sulla scena come attori e cantanti sia come orchestrali nel golfo mistico lavorando fianco a fianco con attori, cantanti e musicisti professionisti.

Con il libro è allegato il DVD “Il nostro Giordano”?

“Il nostro Giordano” è un DVD da me fortemente voluto da allegare al libro per rendere ancora più fruibile la figura del Maestro. Per la produzione del DVD e il montaggio ringrazio Aldo Giannetti. La protagonista del DVD è la voce narrante al femminile GaLa – acronimo dei miei due nomi Gabriella Laura – la quale narra la storia di Umberto fanciullo, giovane, adolescente, adulto e anche da morto nell’idea foscoliana che l’artista con la sua Arte mai potrà morire. Tramite materiale originale audio, video, fotografico la narrazione del DVD prosegue per circa due ore e mezza. Nel dettaglio vengono analizzate le opere più rappresentate Mala Vita, Andrea Chénier e Fedora, anche tramite arie, duetti, brani celebri di rappresentazioni di opere giordaniane al teatro Giordano, Giordano al Giordano con Mala Vita del 2002 e Fedora del 2001.

Giordano al Giordano. Ma il Maestro odiava la sua città?

Assolutamente è falso. Giordano ha sempre amato la sua terra. Lo si evince dai suoi scritti, dai suoi diari con corrispondenza epistolare con Cellammare, Perrone, Mascagni che abitava a Cerignola. Con trionfi regali tornerà nella sua Foggia nel 1928 per il Monumento dei Caduti in piazza Vincenzo Lanza oggi piazza Umberto Giordano alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.

Giordano non è solo operista?

Assolutamente no. Giordano si è dedicato alla musica da camera, alla fonotipia per la quale brevetterà una nuova forma di sistema musicale con cui trascriverà le Sinfonie di Beethoven, alla musica per pubblicità e soprattutto alla musica per cinematografo. A Milano andava al cinema anche tre volte a settimana, sia cinema muto sia sonoro che maggiormente apprezzava contrariamente all’idea pirandelliana. Il cinema è la “Nuova Arte” che soppianterà il teatro. Scriverà musica per il film Fedora del 1945.

Qual è stato il suo ricordo più bello legato a “Caro Umberto”?

In verità ho tanti ricordi belli, ma forse quello che rimarrà indelebile nella mia memoria è stata la presentazione del libro a “Casa Verdi” a Milano alla presenza di Nandi Ostali della casa editrice Sonzogno e di tanti grandi interpreti della musica giordaniana come ad esempio il tenore da poco scomparso Angelo Lo Forese.

Quali sono i suoi prossimi impegni?

Ho da tenere altre conferenze sul mio “Caro Umberto” a Bari e Matera.

Grazie mille.

Grazie a voi e buona giornata.

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