“Con questa riapertura torniamo ad abitare gli spazi”, Fabrizio Gifuni e la nuova vita dell’anfiteatro di Lucera

by Daniela Tonti

Drammaturgo, attore, regista, autore, Fabrizio Gifuni è legato da 320 anni di storia ininterrotta alla città di Lucera e da quattro stagioni è alla guida della rassegna “PrimaVera al Garibaldi”, superando ogni anno le aspettative, sempre altissime, nella realizzazione di una rassegna che è un gioiellino di ricerca nella composizione di un cartellone sempre potentissimo. Un incarico, il suo a Lucera, totalmente pro bono (“anche se è poco elegante dirlo”) assolto con l’obiettivo di restituire qualcosa alla città.

Io ho sempre sofferto molto pur essendo romano di prima generazione –  e rappresento la prima generazione che non è nata a Lucera –  del fatto che per una serie di motivi molto complessi e complicati questa parte della Regione Puglia sia rimasta sempre più in ombra o indietro. Quando parlavo con i miei colleghi che vivono in Salento o con i miei amici che vivono a Bari pativo sempre questo scarto ed è stato il motivo per cui ho decido di impegnarmi in questi anni a Lucera”, ha spiegato durante la conferenza stampa di ieri.

Sua la direzione, insieme a Natalia Di Iorio, della rassegna teatrale nell’anfiteatro  romano.

Noi di bonculture l’abbiamo intervistato.

Il teatro sta vivendo un momento difficilissimo e i lavoratori dello spettacolo sono i più colpiti. Cosa vuol dire lasciare una stagione a metà, non potersi spostare per le tournèe? Lei che percezione ha avuto? Il peggio è passato?

Quello che è accaduto quest’anno nel mondo ha causato una serie di problemi e ha lasciato una serie di ferite aperte a tutti i livelli. Lo spettacolo dal vivo, il cinema, le arti sono state particolarmente colpite tant’è vero che sono state le prime a fermarsi e in qualche modo le ultime a ripartire. Questa ripartenza è tutta da verificare. È già un segnale importante che qualcosa si rimetta in moto ma ci sarà un periodo abbastanza lungo in cui si dovrà verificare sul campo quello che succede dal punto di vista dei lavoratori del comparto artistico e delle maestranze. Saranno percentualmente in pochi a tornare a lavorare e quindi bisognerà capire, nel corso dei mesi, cosa succederà. È stata una ferita grande perché interrompere le stagioni teatrali, chiudere i cinema è stato un colpo duro a tutti i livelli sia dal punto di vista economico che del vissuto della cittadinanza.

In questo periodo alcune performance hanno trovato strade alternative o surrogati per raggiungere il pubblico mentre si discuteva di teatro filmato o di nuove piattaforme. Il web è stato di aiuto?

Nei primi mesi di lockdown il web ha svolto un ruolo anche importante, basti pensare alla scuola e a quello che ha significato, nel bene e nel male, per tanti studenti poter continuare a fare lezione sia pure in quel modo. Ecco c’è un parallelo che si può fare tra il mondo della scuola e il mondo dello spettacolo nel senso che gli studenti così come gli spettatori hanno misurato quanto sia importante il contatto dal vivo e quanto siano importanti gli spazi. Penso che nei momenti di assenza e di privazione ci si rende conto di più di quanto conti la presenza dal vivo, gli spazi, la socializzazione.

Il teatro è anche un’esperienza fisica che coinvolge il luogo che lo spettatore sceglie, fino a che punto questi nuovi mezzi possono sostituirsi?

Questi mezzi per quanto riguarda lo spettacolo dal vivo non potranno mai sostituirsi nel senso che lo spettacolo dal vivo vive in quel momento nell’accadimento dell’esperienza, il campo magnetico che si crea tra i corpi di scena degli artisti e i corpi degli spettatori e gli spazi che vengono abitati e quindi non può essere una situazione che si può prolungare entro un certo tempo. Siamo contenti che si torni ad abitare gli spazi, l’anfiteatro di Lucera ospiterà una serie di eventi promossi dalla Regione, dal Comune, da TPP e da PrimaVera al Garibaldi che ha dato vita a tre stagioni molto sentite.

Che tipo di spettacoli immaginate per l’anfiteatro? È un luogo che si presta a diversi generi? Che pensa?

Diciamo che gli spazi vanno rispettati per quello che sono ma anche immaginati. In un anfiteatro romano non è pensabile fare solo filologia ma è importante tenere conto dello spazio. È importante che Massimo Popolizio porti la caduta di Troia ma è altrettanto importante che Zingaretti porti Lighea di Tomasi di Lampedusa che è un magnifico spettacolo e allo stesso tempo che Anaclerio e Albanese lavorino su “II Federico” che in questa città ha avuto dimora. Abbiamo cercato di immaginare questo spazio per quello che può significare e riverberare e oggi è altrettanto importante che vi siano anche dei concerti uno di musica classica e uno di jazz.

La rassegna al Garibaldi sarebbe dovuta a partire a marzo ma è saltata.

La rassegna era pronta e da marzo e avrebbe visto arrivare a Lucera dei grandi artisti ma purtroppo è stata sospesa. Quando ci hanno fatto sapere che si stava lavorando per questa iniziativa che metteva insieme le forze per far vivere questo posto abbiamo colto l’occasione. Lo spettacolo di Luca Zingaretti era già previsto per “PrimaVera” al Garibaldi e avere a disposizione questa iniziativa ha significato recuperare qualche altro spettacolo. Lo spettacolo di Zingaretti è tratto da “Lighea” di Tomasi di Lampedusa che è un racconto fantastico e straordinario e che spero tutti voi ascolterete. Poi  siamo riusciti a recuperare un altro attore che è Massimo Popolizio che lavorerà sulla caduta di Troia dal secondo libro dell’Eneide e ci sarà un felice ritorno di Flavio Albanese e Marinella Anaclerio a Lucera con uno spettacolo che abbiamo accolto con gioia che si chiama “II Federico” che era stato pensato per spazi aperti e qui torna in una sede naturale.

Siamo molto felici di farlo in un luogo che è il simbolo di Lucera. Un grandissimo scrittore che si chiama Emanuele Trevi ha detto che “questo è l’anfiteatro più bello e più importante del sud Italia” e per noi che questi spettacoli avvengano qui e nel cuore di questa terra è una cosa importante.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.