Napoli e il poliziesco nella nuova stagione delle fiction Rai: tutte le novità in arrivo

by Nicola Signorile

Molti cavalli di ritorno, biografie di grandi italiani (su tutti Rita Levi Montalcini e Leonardo Da Vinci), qualche gustosa novità come la prima serie di Marco Bellocchio Esterno notte e una serata-evento che mescola cinema, teatro e tv con Edoardo De Angelis alla regia. Ma i dominatori assoluti sono due: Napoli e il poliziesco. Declinato in commedia, noir o classico giallo, tra le produzioni Rai della prossima stagione televisiva (tra l’autunno 2020 e la primavera 2021), regna incontrastato il genere con nuovi arrivi, potenzialmente molto interessanti, e vecchie conoscenze dal consolidato seguito di pubblico.

Prima di tutto, si è pensato a riprendere il filo del discorso laddove era stato interrotto dall’emergenza sanitaria. Quindi, a riaprire in sicurezza i set interrotti in collaborazione con i produttori indipendenti coinvolti. A proposito di Napoli,  i primi a tornare sul set sono stati gli attori dello storico daily drama Un posto al sole di Rai 3, così come le produzioni della terza stagione de L’allieva con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale e di Leonardo, per la regia di Dan Percival e Alexis Sweet, mega coproduzione internazionale con i servizi pubblici francese (France Télévisions) e tedesco (ZDF), in onda su Rai 1 nel 2021, che intende svelare il mistero dell’uomo oltre il genio del Rinascimento, ripercorrendo le indagini dell’ambizioso detective Stefano Giraldi.

Nei panni di Da Vinci l’attore irlandese Aidan Turner, già noto come protagonista della serie Poldark e de Lo Hobbit; accanto a lui, Matilda De Angelis, Freddie Highmore, Giancarlo Giannini.  Uno dei maestri del cinema italiano ha deciso di cimentarsi nel mezzo televisivo:  Esterno notte è senza dubbio uno dei titoli più attesi e chiacchierati della stagione 2020-21. Marco Bellocchio, a 17 anni dal suo capolavoro Buongiorno, notte, torna a confrontarsi con i molti misteri insoluti e le ambiguità del caso Aldo Moro, su una sceneggiatura scritta dal cineasta con Stefano Bises, Davide Serino e Ludovica Rampoldi. Tre serate per una coproduzione Rai Fiction-The Apartment-Kava Film che dedicherà ogni puntata a un punto di vista diverso: quello di Moro, della moglie Eleonora, di Francesco Cossiga, all’epoca ministro dell’Interno, di papa Paolo VI e della brigatista Adriana Faranda.

Tra i set ripartiti a luglio c’è anche quello napoletano della terza stagione dei Bastardi di Pizzofalcone, una delle serie più amate della rete ammiraglia tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni. Le vicende del commissariato più bistrattato di Napoli – con Alessandro Gassmann, Carolina Crescentini e Massimiliano Gallo, tra gli altri – riprendono dal finale shock della seconda stagione con la bomba esplosa davanti al ristorante dove tutta la squadra festeggiava la conclusione di una indagine. Napoli e De Giovanni tornano su Rai 1, grazie ad altre due produzioni ispirate agli scritti dell’autore partenopeo. Una è Il commissario Ricciardi di Alessandro D’Alatri,  girata anche in Puglia, trasposizione televisiva del personaggio reso noto da una serie di romanzi di De GIovanni, sullo schermo interpretato da Lino Guanciale. Ricciardi è un antieroe segnato dal dolore con la speciale capacità di percepire l’ultimo pensiero delle vittime di morte violenta che si muove in una affascinante Napoli anni ’30.  

Mina Settembre, invece, è una miniserie in sei puntate, tra commedia e giallo (regia di Tiziana Aristarco), tratta dal libro di De Giovanni Dodici rose a Settembre, di cui sarà protagonista Serena Rossi nei panni di un’assistente sociale pronta a farsi carico delle sofferenze con cui entra in contatto nel consultorio dove lavora, nel rione Sanità.

Le buone notizie arrivano anche per i tanti amanti di Doc – Nelle tue mani, medical drama con Luca Argentero che ha riscosso un enorme successo di pubblico durante il lockdown, con i migliori ascolti registrati da una serie italiana al debutto dal 2007. Per cause di forza maggiore si era dovuto interrompere alla quarta serata, in autunno si torna in corsia per il prosieguo dello show (ispirato a una storia vera) che racconta la vita di Andrea Fanti, primario di medicina interna che, a seguito di un colpo di pistola sparato dal padre di un ragazzo deceduto in ospedale, perde la memoria dei suoi ultimi dodici anni e si ritrova a essere un paziente.

Non solo Doc, dopo l’estate arriveranno anche le nuove puntate di Il Paradiso delle Signore – Daily, le storie dei giovani allievi del Conservatorio Verdi, ancora alle prese con Alessio Boni, “il bastardo” maestro Marioni, nella seconda stagione de La Compagnia del Cigno di Ivan Cotroneo, le stagioni numero sei per le produzioni più tradizionali di Rai 1, Che Dio ci aiuti con Elena Sofia Ricci e Un passo dal cielo con Daniele Liotti. Secondo capitolo anche per il poliziesco Nero a metà con una coppia di protagonisti formata da Claudio Amendola e Miguel Gobbo Diaz che, tra scontri generazionali, vicende personali e casi da risolvere, ha ben funzionato. 

Capitolo novità. Sono molte le serie originali pronte per la messa in onda autunnale. Io ti cercherò, diretta da Gianluca Maria Tavarelli, ambienta a Roma la storia drammatica dell’ex-poliziotto Valerio (Alessandro Gassman) che indaga con l’aiuto di una collega (Maya Sansa) su quello che sembra il suicidio del figlio, un’indagine che si rivelerà una corsa a ostacoli, ma che sarà anche l’ultima occasione per fare i conti con un doloroso passato, come uomo e come padre.

Non può mancare Beppe Fiorello nei panni del meccanico nautico, protagonista di Gli orologi del diavolo, coproduzione Italia-Spagna per la regia di Alessandro Angelini, tratta dall’omonimo romanzo di Gianfranco Franciosi e Federico Ruffo. A causa delle sue abilità, Marco Merani è l’uomo giusto per incastrare i boss di un cartello italo-spagnolo del narcotraffico. “El mecanico”, suo malgrado, si ritrova a indossare i panni di infiltrato speciale, costruendo e guidando barche dedite al traffico di droga; nel cast anche Claudia Pandolfi e Nicole Grimaudo. E ancora, Vite in fuga, con Claudio GIoè e Anna Valle, tra mistero e saga famigliare, e La fuggitiva (regia di Carlo Carlei), action-thriller che racconta un’eroina in fuga, Vittoria Puccini, dalle insospettabili doti di guerriera.

Uno degli eventi televisivi dell’autunno sarà Natale in casa Cupiello, operazione tra teatro, cinema e televisione che inaugura una collection di film tratti dai capolavori dell’attore e drammaturgo napoletano. Un testo immortale per una grande sfida raccolta da Sergio Castellitto (nel ruolo di Lucariello) e Marina Confalone e dal regista Edoardo De Angelis (Indivisibili, Il vizio della speranza) per la prima volta alle prese con un’opera per il piccolo schermo.

Sul fronte tv movie biografici, genere sempre in voga dalle parti di viale Mazzini, arrivano Rita Levi Montalcini di Alberto Negrin con Elena Sofia Ricci nei panni della scienziata, impegnata, dopo il Nobel, a cercare ostinatamente un riscontro pratico delle sue ricerche per curare la patologia che affligge una giovane musicista e Chiara Lubich di Giacomo Campiotti, interpretata da Cristiana Capotondi, che racconta il percorso esemplare della fondatrice del Movimento dei Focolari, simbolo del dialogo ecumenico e interreligioso. Sulla scia di recenti produzioni come Storia di Nilde, la Rai percorre la strada della docufiction, che alle ricostruzioni della finzione, unisce interviste e materiali di repertorio. È il caso di Questo è un uomo di Marco Turco, che, in occasione della Giornata della Memoria, ripercorre la vita dello scrittore Primo Levi che ha raccontato l’orrore dei campi di concentramento e la tragedia della Shoah; protagonista Thomas Trabacchi.

Claudio Gioè sarà il volto principale di Màkari, uno degli eredi designati del commissario Montalbano. Stesso produttore – Carlo degli Esposti per Palomar – alla scrittura Francesco Bruni, Leonardo Marini e Salvatore De Mola, origine letteraria (dai racconti di Gaetano Savatteri), ambientazione siciliana nella meravigliosa riserva dello Zingaro: al centro delle quattro serate in programma nel 2021 le indagini su omicidi, sparizioni e misteri che insanguinano la terra di  Saverio Lamanna, scrittore per vocazione e detective per caso, interpretato dall’attore palermitano, per la regia di Michele Soavi.

Ma si parla già di Montalbano in gonnella per Lolita Lobosco, serie in quattro serate diretta da Luca Miniero, liberamente ispirata ai romanzi di Gabriella Genisi e prodotta da Bibi film con la Zocotoco di Luca Zingaretti. Primi ciak battuti  in questi giorni a Monopoli, poi il set si sposterà a Bari, la città natia del vicequestore Lobosco, impersonata da Luisa Ranieri, tornata a casa dopo un lungo periodo di lavoro nel Nord Italia. Donna mediterranea, dalla innata sensualità a capo di una squadra di soli uomini, tra delitti e vita personale, in un mix gustoso di commedia rosa e giallo all’italiana.  Niente paura: non mancherà neanche l’originale. Probabilmente Il Commissario Montalbano – Il metodo Catalanotti, in onda nel 2021, sarà l’ultima uscita per Luca Zingaretti nei panni dell’acuto investigatore nato dalla penna di Andrea Camilleri. Una presenza che ha valicato il ventennio televisivo, in un episodio tratto dall’omonimo romanzo, già girato da Zingaretti, anche nelle vesti di regista come per le ultime due storie andate in onda di recente.

Rai 2 punta su una sicurezza e su due novità molto interessanti. La sicurezza ha un nome e un cognome ormai molto conosciuti: Rocco Schiavone torna per un quarto capitolo in due serate, ispirate a Rien ne va plus e Ah l’amore l’amore di Antonio Manzini. Uno show che ha rinnovato i canoni della narrazione sulla tv pubblica grazie alle sue atmosfere noir, a un’ambientazione non scontata (Aosta), a una particolare cura della messa in scena  e al poliziotto più scorretto della tv italiana, incarnato da Marco Giallini, sempre diviso tra le “rotture del decimo livello” di ogni giorno e gli errori del passato che tornano a presentare il conto. La prima scommessa di Rai 2 si chiama Mare fuori di Carmine Elia, storia di formazione ad alto tasso emotivo incentrata su gruppo di “ospiti” di un Istituto Penale Minorile che si affaccia sul mare  e sugli adulti che governano la struttura. Un incontro-scontro con il suo carico di sentimenti esasperati, contrasti, fughe, esami di scuola, partite di pallone, risse, cadute e resurrezioni (nel cast, Carolina Crescentini e Carmine Recano).

Con L’alligatore (produzione Fandango) ci si sposta decisamente in territorio crime/noir, a partire dalla serie di romanzi di Massimo Carlotto che ha dato vita alla figura di Marco Buratti, ex cantante detto l’Alligatore, deciso a riprendersi la sua vita dopo sette anni di galera patiti ingiustamente. Ci sentiamo di puntare su questa nuova creatura seriale dai toni hard-boiled, per la regia affidata a Daniele Vicari (Il passato è una terra straniera, Velocità massima) e Emanuele Scaringi (La profezia dell’armadillo) e per un protagonista come Matteo Martari, detective anticonvenzionale alle prese con il perbenismo della provincia che accetta d’indagare su un  ex compagno di cella, accompagnato da una banda di pazzi.  

Last but not least, RaiPlay. La piattaforma ha dimostrato in questi mesi di poter aspirare ad essere qualcosa di più di una vetrina dell’offerta Rai, a rivestire, per esempio, il ruolo di finestra per la distribuzione di prodotti appositamente realizzati per il pubblico più abituato alla fruizione non lineare. Ed ecco due serie originali per il player OTT del servizio pubblico: Mental, tratto dal format finlandese Sekasin, ambienta nel reparto psichiatrico dell’ospedale Argo le storie di quattro adolescenti con problemi psichiatrici che si confrontano con le problematiche, i sentimenti e le passioni tipici dell’adolescenza e Nudes, anch’esso adattamento italiano di una serie scandinava, norvegese in questo caso, che si confronta, attraverso la storia di tre ragazzi, con un tema controverso come la diffusione online di immagini di nudo.  

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