Hildegard von Bingen, la santa dottora dalle voci interiori, che divennero Lieder e Carmina, i canti dedicati all’Altissimo

by Alessio Walter De Palma

Per accezione ormai consolidata ed appuratamente non corrispondente al Vero, il “Medioevo”è passato alla storia come secolo buio, di ignoranza, di superstizione, ma le ricerche storiografiche hanno fortunatamente sfatato questo falso mito. Basti pensare che in letteratura, ad esempio, il Medioevo è il secolo della Scuola Siciliana di Federico II di Svevia, Dante, Petrarca, Boccaccio; in pittura di Giotto e Cimabue e anche nell’arte musicale è il periodo del Canto Gregoriano, dei Lieder, della nascita della polifonia.

Il Medioevo convenzionalmente va dal 476 d. C. anno della deposizione dell’ultimo imperatore del Sacro Romano Impero d’Occidente Romolo Augustolo fino al 1492 anno della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. Alla base della cultura e della civiltà medievale c’è uno spirito religioso molto forte – è in questo periodo che hanno avuto luogo le otto Crociate e le varie guerre di religione. Tutto era in funzione di Dio, un Dio – Giudice, la teologia era considerata la “Regina delle Scienze” e la filosofia la sua “Ancella” – basti pensare al capolavoro dantesco della Divina Commedia, pensato come un viaggio per raggiungere la visione di Dio, con il celebre verso: “E uscimmo a riveder le stelle”. La musica da profana che era dai tempi dell’Età Classica Greca e Romana, con la figura di San Gregorio Magno divenne al “servizio di Dio” con la diffusione del Canto Gregoriano, un canto monodico, omofonico, diatonico e a ritmo libero. Scopo di tale canto era la Lode a Dio.

Posto di rilievo della cultura medievale è da attribuire a Hildegard von Bingen, rappresentante della cultura enciclopedica medievale a tutto tondo: scrittrice, poetessa, musicista, linguista, filosofa, mistica, monaca benedettina. Il corpus delle sue opere non ha paragone con altri autori a lei coevi. Il 10 maggio 2012 Papa Benedetto XVI istituì la canonizzazione equipollente, il 7 ottobre dello stesso anno la proclamò Dottore della Chiesa Universale e il 25 gennaio 2021 Papa Francesco ne istituì la memoria facoltativa per la Chiesa Universale al 17 settembre, giorno della sua morte nel 1179. Nella sua complessa e sterminata produzione con carattere squisitamente medievale si è occupata di tutto lo scibile all’ora conosciuto dalla poesia, alle scienze naturali, alla musica. Passata alla storia per le sue visioni, in quanto mistica appunto, sin da tenera età con la magna pressura, ovvero una “stretta acuta e dolorosa” che si manifestava con violenti emicranie. Udiva voci interiori attribuite alla “Luce del Dio Vivente”. Da queste voci interiori scaturivano i suoi Lieder, Canti dedicati all’Altissimo. Tra le sue composizioni di maggior pregio vanno ricordate sicuramente i Carmina, 77 canti liturgici all’interno della Symphonia Armonia Celestium Rivelationum. L’opera di difficile esecuzione, è un cantare a Dio in “Armonia”. L’essere umano con la gloria del canto si sente così maggiormente in armonia con Dio. Nel 2019 Angelo Branduardi pubblica l’album il Cammino dell’Anima ispirandosi alla vita e alle opere della Santa. L’album è composto di 9 brani ed ha ottenuto un discreto successo dalla critica posizionandosi al trentaduesimo posto nel ranking in Italia.

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