“Palmisano si legga la Ctu del fallimento Amica. Io sono stato democraticamente eletto”. La replica di Franco Landella

by redazione

Le dichiarazioni rese a bonculture dal sociologo e scrittore Leonardo Palmisano sull’adesione del sindaco di Foggia Franco Landella alla Lega hanno suscitato subito molto scalpore in città.

Pubblichiamo la replica del primo cittadino.

Eccola.

Purtroppo devo constatare che nel terzo millennio esistono ancora comunisti eversivi che ancora non hanno compreso la parola democrazia. Da uno sconosciuto perdente comunista che si ostina a candidarsi, arrivano offese verso le persone e messaggi inquietanti, su una verifica della mia vittoria. Cita i voti di scambio, parole senza senso, che mi costringono a predisporre dal mio legale opportuna querela. Purtroppo questo sconosciuto di sinistra dimentica che la sua sinistra ha affossato la città di Foggia di debiti e che la sua cultura rivoluzionaria non può sovvertire la volontà dei foggiani che mi hanno rieletto a sindaco. All’estremista di sinistra Palmisano è sfuggito che io governo con una coalizione di centrodestra, composta da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Adombrare legami controversi e dicendo che il Governo non dovrebbe trasferire fondi al Comune di Foggia, poiché a detta sua ci sono imprese collegate alla mafia, che si aggiudicano gli appalti, è una affermazione gravissima che offende. Lui sì che offende l’immagine di questa città, fatta da imprenditori e cittadini che lavorano e fanno impresa seriamente e onestamente. Lo invito personalmente ad acquisire tutte le procedure di evidenza pubblica, dei suoi amici di sinistra che hanno usato e hanno abusato di affidamenti anomali diretti, definendoli somme urgenze, che d’urgenza non avevano nulla a che fare, ma erano solo elementi per aggirare le procedure di evidenza pubblica.

L’amministrazione Landella ha fatto un’unica somma urgenza per la palazzina di Via San Severo dove stava crollando la porta.

Invito il comunista Palmisano ad andarsi a leggere la relazione del Ctu inerente al fallimento dell’azienda Amica. Invito il comunista Palmisano ad andarsi a leggere la relazione della Corte dei Conti sulla gestione del centrosinistra. Invito il comunista Palmisano a rendersi conto dei lavori eseguiti e dei finanziamenti ottenuti grazie al lodevole lavoro dell’amministrazione e della tecnostruttura nel corso del mio mandato, nonostante l’impossibilità di accedere ai concorsi.

La cultura del sospetto e del demolire l’avversario con ogni mezzo è una cultura sì eversiva che mi auguro possa essere abbandonata dalle attuali generazioni che ancora guardano al passato dei brigatisti rossi. Quella sì una delle più brutte pagine della Repubblica italiana. Si rassegni Palmisano: i foggiani per la stragrande maggioranza non sono né mafiosi né eversivi e hanno una visione democratica per valutare non gli steccati ideologici ma le opere e la buona amministrazione che abbiamo condotto fino ad oggi. Ai foggiani poco interessa se uno è comunista o forzista o leghista, ai foggiani interessa la buona amministrazione e per questo mi hanno ridato la fiducia. Il comunista Palmisano se ne faccia una ragione, lui e tutti gli estremisti.

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