“Punti di Luce. Essere una donna nella Shoah”, una mostra per il Giorno della Memoria alla Fondazione Monti Uniti

by redazione

Giovedì 27 gennaio 2022, la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia celebrerà il Giorno della Memoria con due eventi che si terrano presso la sede di via Arpi 152.

A partire dalle ore 18:00, in sala “Rosa del Vento”, si terrà un concerto di musica concentrazionaria a cura della Fondazione Musicalia e, a seguire, il presidente e il consigliere d’amministrazione della Fondazione, Aldo Ligustro eGianfranco Piemontese, inaugureranno la mostra Punti di Luce. Essere una donna nella Shoah, che resterà in allestimento fino al prossimo 12 febbraio 2022.

“Da tre anni a questa parte – ha dichiarato il presidente Aldo Ligustro – la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia partecipa alle celebrazioni per il Giorno della Memoria con una serie di iniziative culturali proprie, intendendo così cogliere l’auspicio espresso dalla legge n. 211 del 20 luglio 2000 (che ha istituito tale ricorrenza per il 27 gennaio, data della liberazione di Auschwitz) di conservare nel futuro dell’Italia, “attraverso momenti comuni di narrazione dei fatti”, “la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere”. Per il 27 gennaio di quest’anno, abbiamo affidato il compito di ricordare il significato raccapricciante della parola Olocausto sia alla musica che alle arti visive”.

La mostra, curata da Gianfranco Piemontese, è una fusione di due esposizioni: una foto-documentaria realizzata dallo Yad Vashem (l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme ) e presentata dall’Associazione Figli della Shoah (attività finanziata grazie al contributo 8 per 1000 2017 dell’UCEI Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), che fornisce, attraverso 30 pannelli, uno spaccato di quello che le donne hanno vissuto e subito nei lager nazifascisti d’Europa, e una collettiva d’arte contemporanea tutta al femminile, legata al territorio, realizzata coinvolgendo, attraverso una call, sette artiste operanti a Foggia o provenienti dalla nostra città.

“A proposito di Arti visive e Olocausto, non è stata casuale la scelta di invitare sette artiste ad intervenire su un tema come quello dell’essere donna nella Shoah – ha sottolineato il curatore, Gianfranco Piemontese -. Le opere di Monica Carbosiero, Daniela D’Elia, Maddalena Gatta, Viola Gesmundo, Rosanna Giampaolo, Daria Kirpach e Daniela Tzevtkova rappresentano l’origine del mondo ed allo stesso tempo urlano con la voce dei segni, del colore e della materia, un grido di raccolta alla visione, alla riflessione ed alla memoria, da non perdere e ancor più da condividere. Attraverso i singoli lavori, questa collettiva si incardina in un ordito che li fa divenire trama di un’unica opera d’arte. Potenza dell’essere donna ma anche del senso di armonia dell’espressione artistica che riesce, anche su un argomento così duro, a far emergere e prevalere il senso della bellezza”.

Durante l’inaugrazione della mostra, è prevista un’incursione dell’attrice Rosanna Giampaolo del Teatro del Pollaio, che rievocherà la vicenda di Mireille Knoll, donna di origine ebraica che da bambina riuscì a salvarsi dal Rafle du Vélodrome d’Hiver (il rastrellamento del Velodromo d’inverno) nel 1942, per morire a Parigi nel 2018 per mano di un vicino antisemita. Un omaggio alla vita che continua, al posto che di diritto avrebbe occupato ancora questa donna, simbolo dell’importanza della memoria e del perché a distanza di 80 anni, essere donna, ebrea, sia ancora messo in discussione e pericolo.

La mostra sarà visitabile fino a sabato 12 febbraio 2022, tutti i giorni esclusi i festivi, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Ingresso contingentato con green pass rafforzato e mascherina FFP2.

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