Una piccola inaugurazione scaligera in versione barese. Ma di serate così , molto Milano style, Bari ne avrebbe tanto bisogno. Di pizzerie e ristoranti non se ne può più, c’è una Bari che ha bisogno di cultura, di eventi, di teatro, di arte, di stimoli. Sarà anche per questo che con un lungo e spontaneo applauso il pubblico che ha affollato platea e palchi ha dato il bentornato al Teatro Piccinni .
Una grande festa per Bari che , dopo circa una decina d’anni di restauro, si è riappropriata del suo antico teatro dedicato al musicista cui dette i natali, Niccolò Piccinni, osannato in Francia ma, come tanti artisti, morto in povertà in una gelida Parigi. E c’era la Bari che conta a rivedere i rossi damascati e gli stucchi appena tirati a lucido del gioiellino di metà Ottocento, fratello maggiore per anzianità del più famoso Petruzzelli. Ma a differenza di quest’ultimo, il Piccinni è originale, identico a quando fu costruito nel 1854. 775 posti a sedere, 290 dei quali in platea, 485 su tre ordini di palchi e loggione. Una vera meraviglia.
I lavori hanno riguardato il foyer, la platea, i palchi e il sipario. A gongolare e a fare gli onori di casa un glamourissimo sindaco in papillon, Antonio Decaro, accompagnato dalla sempre bella e discretissima first lady, la moglie Katia. Le più scatenate? Le assessore del Comune Ines Pierucci, Carla Palone, Francesca Bottalico e Paola Romano che, a colpi di tacchi e scollature, falcavano la platea e regalavano sorrisi.
I più simpatici? Lo storico dell’arte, Philippe Daverio, con uno dei suoi eccentrici capi, e l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune, Giuseppe Galasso, che per una volta ha abbandonato i fangosi cantieri e si è tirato a lucido con tanto di papillon. Il più tenero? L’ex sindaco socialista, Franco De Lucia, primo cittadino di una Bari che fu, tutta da bere, garofani, belle donne e pellicce. E a proposito di queste ultime, non se n’è vista neanche una questa sera, eppure nel foyer sembrava di essere in Siberia, il dottor Zivago si sarebbe sentito a casa. Peccato. Ma ecco chi c’era ad augurare lunga vita al teatro più antico della città. Di seguito la foto gallery.











































