Il Cammino Celeste, il festival delle anime a piedi tra musica e pellegrinaggio nel Salento

by Antonella Soccio

Canto per chi non ha fortuna
Canto per me 
Canto per rabbia a questa luna ‎
Contro di te 
Contro chi è ricco e non lo sa 
Chi sporcherà la verità ‎
Cammino e canto 
La rabbia che mi fa 


(Canzone Arrabbiata- parole e musica di Nino Rota)

Da Brindisi a Santa Maria di Leuca. Era questo l’ultimo tratto italiano dei pellegrini diretti a Gerusalemme, lungo il Cammino nei dintorni di Valesio (Torchiarolo), il Cammino ad Acaya, il Cammino fra Roca Nuova e la Madonna di Roca e il Cammino verso la Torre del Sasso, prima di entrare nelle sponde del Mare Tenebroso, lo spazio sacro del Mar Mediterraneo.

Dai canti in onore di San Giacomo presenti nel Codex Calixtinus (Liber Sancti Jacobi, XII sec.), alle Cantigas de Santa Maria, la flautista Giorgia Santoro insieme a Luigi Del Prete ha dato vita ad un festival magico, che unisce musica e pellegrinaggio, in una riscoperta inedita e ascetica quasi del territorio, riportando alla luce, con la musica e il canto, episodi miracolosi avvenuti in diverse località europee.

I Canti devozionali, in latino, catalano e occitano, legati al monastero mariano di Montserrat e al Laudario di Cortona hanno suggerito a Giorgia Santoro nel 2016 di avviare la sperimentazione di Cammino Celeste, il festival musicale e culturale che ha l’intento di valorizzare le Vie Francigene.  

I pellegrini percorrevano il prolungamento della Via Traiana che nel suo tratto sino ad Otranto assunse il nome di “Traiana Calabra”, strada romana che si ricongiungeva alla “Sallentina”, altra antichissima strada che collegava Taranto ad Otranto passando da Veretum.

La seconda edizione si chiuderà il 29 luglio ed è cominciata già da alcuni giorni, ospitando i concerti di Massimo Donno e la Banda de lu Mbroia, Ensemble Micrologus, Rachele Andrioli e Claudio Prima, e ancora Les Trois Lézards, Ensemble Meridies & Guests, Yarákä Ensemble, Michel Godard e Redi Hasa, Angela Cosi e La Cantiga de la Serena.

Masimo Donno

Ogni giorno una tappa diversa, col concerto preceduto da un cammino o da una visita guidata lungo un tratto della Via Francigena con il coordinamento del geografo Fabio Mitrotti in collaborazione con le associazioni Il Giunco, Tina Lambrini – Casa Comi, Arci Terre Archeorete del Mediterraneo e la Pro Loco di Sannicola. In un festival itinerante.

I luoghi del festival

21 lugllio – Area Archeologica di Valesio (Torchiarolo)
22 luglio – Chiesa di Santa Maria della Neve (Acaya)
23 luglio – Roca Nuova (Melendugno)
24 luglio – Palazzo Baronale (Caprarica di Lecce)
25 luglio – Chiostro del Seminario (Lecce)
26 luglio – Palazzo Comi (Lucugnano)
27 luglio – Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (Tricase)
28 luglio – Chiesa di San Giovanni Battista (Patù)
29 luglio – Abbazia di San Mauro (Lido Conchiglie, Sannicola)

Cammino Celeste fa parte della rete di festival, attivata col Viandanti Festival tra la Murgia e i Cammini Materani, una rete finanziata dalla Regione Puglia, che include anche il Monde Festival di Monte Sant’Angelo.

Come ha spiegato Giorgia Santoro in numerose interviste e in particolare a Radio francigena, partner dei festival pugliesi, Il Cammino celeste non ha nulla a che fare con l’omonimo cammino friulano.

Sono tre gli obiettivi: valorizzare le tradizioni musicali attorno al tema del cammino con musica antica e nuove interpretazioni, valorizzare gli antichi tratti di pellegrinaggio e valorizzare i beni artistici e architettonici che sono lungo il cammino. Dalle chiese rupestri ai parchi archeologici poco noti.

L’idea fascinosa e intima, è accompagnare lo spettatore nella scoperta lenta del territorio, perché con la mobilità lenta si assapora il territorio e si sceglie di guardare e sentire l’altro.

9 concerti tutti i giorni, alle ore 21 tranne l’ultimo il 29 luglio al tramonto

Il Cammino Celeste è un progetto speciale sul pellegrinaggio, che recupera il sacro e il profondo legame con la terra e con i passi, investendo il cittadino viandante e camminatore nella bellezza dei luoghi, come con Roca Nuova e il suo borgo rinascimentale

Santa Maria

Stella del giorno

Mostraci la via

Verso Dio e guidaci

Tu segui i peccatori

Che hanno smarrito la retta via per i loro peccati

Capisci che sono molto colpevoli

Ma sono da te perdonati


Cantigas de Santa Maria, “Santa Maria, Strela do dia”

Claudio Prima insieme a Rachele Andreoli ha portato al festival “Anime in cammino”, con Adria, un progetto, che come ha spiegato l’artista, è un ponte tra i Paesi che si affacciano sulle sponde dell’Adriatico.

“Noi lavoriamo tantissimo in questi percorsi di collegamento tra culture diverse- ha detto a Radio Francigena- Abbiamo intrapreso una ricerca stilistica che parte dalla musica tradizionale dei paesi di riferimento ma poi diventa composizione inedita di musica e testi.  Nel duo molto intimo e diretto, è semplice riconoscere la linea stilistica ed entrare in contatto con la sensibilità che vogliamo esprimere col viaggio. Noi ci sentiamo anime in cammino, ci sentiamo esseri alla ricerca, in continua trasformazione. Se il percorso è lento e a piedi, te lo puoi godere attimo per attimo. La musica tradizionale ci ha nutrito, dalla radice e dall’identità primaria in una nuova forma. Ci siamo messi in cammino anche in questo, dalla radice collettiva verso noi stessi. La metafora che uso è il boomerang. Partire da sé, per incamminarsi e ritornare a sé. Chi cammina anche in solitudine lo fa per ritrovare se stesso”.

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