Cicloturismo e slow tourism sui Monti Dauni sono un sogno? Nicola Gatta: “I sindaci stanno cominciando a fare sistema”

by Antonella Soccio

Il 2019 segna per le aree interne italiane un boom del cicloturismo con +40% concentrato principalmente, oltre che in Trentino per gli amanti delle performance più sportive, nell’Italia centrale. Dal Chianti con le sue piste bianche vera attrazione per gli appassionati di bike e foto alla provincia di Pesaro.

Le colline toscane attirano, ormai da anni con trend in crescita ogni anno, i cicloturisti internazionali, che si targettizzano anche per la loro capacità di spesa e di consumi culturali e naturalistici. I ricavi del cicloturismo (PIB, Prodotto Interno Bici) potrebbero toccare nel 2019 i 7,6 miliardi di euro portando a 12 miliardi l’anno il valore attuale della ciclabilità in generale (+50% rispetto al 2017, secondo i dati in possesso del 2018).

I Monti Dauni in Puglia, come hanno capito i Comuni sul Lago D’Occhito che hanno richiesto un preciso finanziamento al premier Conte nel Cis per infrastrutturare una pista ciclabile che circumnavighi l’invaso, sono per il loro clima favorevole, la bellezza dei paesaggi, la dolcezza delle loro colline, l’enogastronomia e la potenziale ospitalità molto vocati alle due ruote.

Tuttavia ci sono numerosi punti deboli: lo standard delle piste ciclabili è adeguato solo in alcune regioni, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ma anche Sicilia e, soprattutto, Sardegna. La Puglia manca. Così come mancano informazioni per ciclisti soprattutto per quelli provenienti dai paesi nordeuropei ed esistono pochissimi alberghi e B&B attrezzati per i ciclisti oltre che pochi itinerari con segnaletica adatta.

La Regione Puglia sta cercando di mettersi in pari col finanziamento di alcune velostazioni, ossia dei luoghi dove parcheggiare in sicurezza la propria bicicletta e usufruire di servizi come la manutenzione, il noleggio o le informazioni turistiche, nei pressi delle stazioni ferroviarie, favorendo i pendolari e i turisti.

I comuni che usufruiranno di questa tranche di finanziamento provenienti dai fondi europei Por Puglia, sono Molfetta, Foggia, Candela, Lecce, Ruvo di Puglia, Ugento, Putignano, Palo del Colle, Corato, Giovinazzo e Grottaglie.

Il presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta

Sul tema e sui Monti Dauni noi di bonculture abbiamo ascoltato il presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta, che è anche sindaco di Candela, un Comune di frontiera, tra Puglia, Basilicata e Campania. Tra Vulture e Irpinia.

Presidente, com’è andata l’estate sui Monti Dauni?  

L’estate interessa non soltanto i Monti Dauni, ma soprattutto il Gargano, dove i numeri sono importanti e il turismo cresce. Sui Monti dauni si comincia ad avere la consapevolezza e l’intelligenza tra i sindaci di fare sistema e di creare un modello turistico, che agganciato al Gargano può dare i primi frutti.

Che ne pensa del progetto sul Lago d’Occhito, finanziato dal Cis?

I progetti finanziati dal Cis possono dare un grande sviluppo ed impulso al territorio delle aeree interne. Ora entreremo nel vivo. Il 13 agosto abbiamo firmato col presidente del Consiglio il Cis, ora ci dovremmo mettere tutti a lavoro, noi come Provincia per quanto riguarda i progetti che interessano l’amministrazione provinciale per la viabilità e l’edilizia scolastica e i Comuni per presentare i progetti esecutivi e per accelerare i tempi. Per spendere queste risorse subito e spenderle bene.

L’impressione nel 2019 è che, per via dello spopolamento e della crisi, anche belle iniziative estive sui Monti Dauni siano state meno seguite anche da un turismo di prossimità.

Da anni chiedo con forza di confrontarci, abbiamo bisogno di non spendere le risorse in maniera disordinata, ma di fare una programmazione tutti insieme. Organizzare 10 giorni di agosto, per una serie di iniziative, spendere anche ingenti somme non è più utile.

Quanto spende mediamente un Comune per le sagre d’agosto?

Tra le feste patronali e i cartelloni delle amministrazione mediamente si spendono 50mila euro a Comune, non ha senso spendere quelle risorse e dedicare quei 10 giorni, serve destagionalizzare gli eventi, fare una programmazione condivisa, per creare le condizioni per attirare i turisti. Nel mio piccolo, a Candela da anni ci sto provando, cerco di concentrare gli eventi ad agosto con parsimonia: spendere tante risorse in quei giorni che è festa non solo a Candela, ma anche in tutta la Regione, non ha senso e quindi già da un po’ di anni con le varie iniziative riguardanti il Natale o il Candela in Fiore stiamo cercando di dare nuove traiettorie.

Il turismo lento potrebbe esplodere nei Monti Dauni, eppure ancora non ci sono delle infrastrutture dedicate ai camminatori o ai cicloturisti, sono in cantiere?

Stiamo presentando delle progettualità per dei bandi della Regione che danno la possibilità di finanziare piste ciclabili. Candela insieme a Foggia e a Cerignola è stato beneficiario di un finanziamento per la realizzazione di una velostazione insieme ai Comuni che sono sul Tratturo Regio Ordona Lavello.

La strada che conduce a Torre Alemanna è ancora chiusa?

La Candela-Cerignola, con un’ordinanza di 5 anni fa, fu chiusa al traffico, fatta eccezione per i residenti. Ma abbiamo buone notizie a riguardo, una parte della Candela Cerignola fino al territorio di Ascoli e di Torre Alemanna avrà 4 milioni di euro per il rifacimento del manto stradale.

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