Creatività post Covid con l’Unifg: teatro, cinema, musica e libri sperimentano nuovi linguaggi di fruizione

by redazione

Quale sarà il post Covid per il mondo della cultura? FOGGIA RIPARTE è il tema dell’iniziativa promossa dall’Università di Foggia e Confindustria Foggia, un format online in diretta streaming sulle Pagine Facebook dell’Università di Foggia, Confindustria Foggia, Radio NOVA IONS 97 e Apulia Digital Maker.
Il terzo focus è stato dedicato al tema della #cultura e ha visto la presenza, nello studio Media Farm Officine Audiovisive container, del Magnifico Rettore dell’Università di Foggia, il prof. Pierpaolo Limone.

In collegamento audio/video moderati dalla prof Rossella Palmieri gli interventi di Anna Laura Orrico, Sottosegretario di Stato del Ministero per i beni e le attività culturali, del prof. Massimo Cacciari, dell’attrice Monica Guerritore, dell’attore Carlo Verdone, del prof. Eusebio Ciccotti, docente di Storia del cinema dell’Università di Foggia, della dott.ssa Gabriella Berardi, direttrice della biblioteca “La Magna Capitana” e del dott. Enrico Sannoner, vice presidente dell’associazione Amici della musica.
In esordio il Rettore ha evidenziato la necessità di un intervento maggiore da parte della Regione Puglia nel sostenere gli operatori culturali. Dal fumetto ai videoclip. “Serve un intervento significativo altrimenti le energie più creative e più fragili moriranno e le conseguenze per il territorio le vedremo nel lungo termine”, ha specificato il Rettore.

Dal grande filosofo Massimo Cacciari è arrivato un invito alla ribellione e alla sburocratizzazione del sapere, in modo che le Università nella loro accezione etimologica siano insieme universali e autonome, come nel mondo medievale e rinascimentale quando ogni Università si caratterizzava per la sua personale e autonoma dottrina filosofica.
Ricco di spunti e riflessioni il discorso dell’attrice Monica Guerritore che nelle scorse settimane ha scritto al premier Conte per proporre al Governo un grosso piano di sostegno al teatro attraverso le riprese televisive Rai. Solo Rai5 ha trasmesso gli spettacoli della Scala durante la quarantena, si è visto pochissimo teatro televisivo nel lockdown, ma questa formula per l’attrice potrebbe essere utile in autunno quando comunque lo sbigliettamento per via del distanziamento sociale sarà ridotto.
Tuttavia secondo Guerritore né radio né TV né internet potranno mai sostituire l’esperienza del teatro fisico.

“Mettere in scena è raccontare, con la fruizione nei teatri si porta io proprio sentire. È come col Cristo Velato, a teatro c’è uno stato di sonno veglia una logica di sogno, di effetti per creare affetti. Il teatro non si fa solo sul palcoscenico, ma anche nel luogo fisico del pubblico”. L’attrice ha citato Scene da un matrimonio di Bergman nato come prodotto televisivo, poi tradotto in copione teatrale per diventare infine un film. Per il post Covid servirà sperimentare e mescolare i vari linguaggi creativi. Ma a suo avviso sono necessari buoni spettacoli, perché “il teatro serve per capire”.
Se è importante la fruizione in platea e sui palchi è ancora più importante al cinema, in sala, come ha rilevato Carlo Verdone che ha dialogato col prof Eusebio Ciccotti il miglior allievo di suo padre e docente da 20 anni all’Unifg. Il critico cinematografico Mario Verdone ha ricevuto a Foggia nel 2003 la laurea honoris causa. “Abbiamo visto tantissimi film sulle piattaforme, penso che tutti desiderino tornare in sala per vedere un film con una immagine più grande, con un audio accettabile e per vivere l’esperienza della compartecipazione silenziosa per un dramma o le risate per una commedia degli altri. Sarò sempre in prima fila a sostenere il cinema in sala. Mi auguro che il mio film girato in Puglia- mi riprometto di spostarmi più a Nord per il prossimo- possa arrivare nelle sale a dicembre o a gennaio, altrimenti ricorreremo anche noi alle piattaforme”.

Il tema del cinema e del teatro ha anche aperto la discussione sugli spazi creativi di Unifg. Il Rettore da tempo immagina degli incubatori in cui gli studenti siano liberi di sperimentare la loro creatività. Cedere spazi di autonomia agli studenti è una sua missione per il futuro in un processo di fusione tra la didattica e le energie creative dell’audiovisivo e della recitazione sul modello francese e romano.
Nel corso del lungo dibattito per collegamenti c’è bastato spazio anche per le realtà locali. La direttrice della Biblioteca Magna Capitana Gabriella Berardi ha diffuso alcuni dati allarmanti. Il Covid è stato uno shock per le strutture bibliomuseali e archivistiche, ma ha permesso di comprendere quali sono le innovazioni necessarie al Paese e al Sud. Il Digital devide esiste ed è penalizzante, crea disparità sociali notevoli, allontana le classi sociali.
“Esiste un divario digitale tra chi possiede l’accesso alla tecnologia e l’accesso alla rete, chi non aveva questa strumentazione non ha potuto fare smart working, didattica a distanza, non ha avuto una socialità con parenti e amici. In Puglia il 44% delle famiglie contro il 33% della media nazionale non ha un PC o un tablet, solo il 68% ha la banda larga contro il 75% a livello nazionale. La Puglia sconta dei ritardi, visibili oggi: molti ragazzi ci hanno chiesto di poter sostenere gli esami di terza media negli spazi della biblioteca”. Ma la Biblioteca foggiana si è anche aperta ai gruppi di lettura che si sono spostati sul web dove hanno fruito di quel materiale disponibile e scaricabile privo di diritti di autore.
Insomma la dimensione fisica e quella digitale non si sono escluse e non si escludono. Dalla sua esperienza decennale nell’organizzazione di concerti con gli Amici della Musica Enrico Sannoner ha proposto per questo autunno un maggior impegno per le guide all’ascolto per preparare i giovani alla musica e alla fruizione della classica live.

Dagli studenti, la proposta di una Cultural Card con la quale aprire sale, teatri e librerie all’esperienza dei laureandi.

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