«Donate il plasma iperimmune»: l’appello di Claudio, lo zio di Giulia Papa

by Andrea Giotta

“Se potete, donate plasma iperimmune”. Non è una campagna di sensibilizzazione, ma un appello lanciato ai quattro venti da parte di una ragazza tarantina. Giulia Papa, trentenne ionica, ha necessità di plasma che contenga un alta percentuale di IgG,  per cercare di sconfiggere il covid che da un paio di settimane ha deciso di farle visita.

Sono troppo debole per scrivere, ma sento forte la vostra vicinanza” – scrive la giovane sulla propria pagina facebook, nella speranza che quante più coscienze si sensibilizzino per aiutarla.

A condividere questo appello è lo zio Claudio, che ha raccontato la storia della propria nipote a bonculture.

“Mia nipote Claudia  – esordisce – venti giorni fa, ha subito  un attacco d’asma improvviso, patologia con la quale fa i conti da anni, che l’ha costretta al ricovero. Da qui è partito un tour de force attraverso strutture sanitarie locali. I primi accertamenti sono stati eseguiti presso l’ospedale “Santissima Annunziata”.

Quando sono scattati i primi campanelli d’allarme?

“Quando, dopo essere usciti da una clinica, abbiamo fatto ritorno a casa. Una notte Giulia ha manifestato segni clinici tipicamente correlati al contagio da coronavirus come vomito, mancanza d’aria, febbre”.

Cosa avete deciso di fare a fronte di questa situazione?

“L’abbiamo prontamente riportata al “Santissima Annunziata” dove, dopo gli accertamenti del caso, è stata confermata la positività. Successivamente è stata trasferita al “Moscati”, ospedale in cui vi è un reparto covid, nel quale è ormai da quasi due settimane. Fino a pochi giorni fa aveva il casco per l’erogazione d’aria, ora le hanno applicato la maschera totale, tuttavia non è intubata”.

Come è stato deciso di procedere con la cura da plasma iperimmune?

“Terapie a base di cortisone, antivirali ed eparina  non hanno sortito  gli effetti desiderati, dunque è stata presa in considerazione la possibilità di fare ricorso al plasma iperimmune, visto che cominciava a dare i suoi frutti, alleviando leggermente la sintomatologia.

Dato che, a differenza delle altre, questa terapia non è a portata di mano, nel senso che ci devono essere dei donatori il cui plasma deve essere compatibile con quello del ricevente e deve rispettare determinati requisiti, ne abbiamo incentivato, insieme con l’azienda sanitaria locale la donazione”.

Quali sono i requisiti che un donatore deve rispettare per donare plasma iperimmune?

“Per donare il plasma iperimmune è sufficiente essere guariti da covid19 con un periodo di negativizzazione di 28 giorni, non avere alle spalle una diagnosi di patologia virologica, non aver subito trasfusioni e non avere cardiopatie, allergie o gravi patologie in atto. Sono fuori dai giochi anche le donne che hanno avuto una gravidanza La fascia d’età per poter effettuare una donazione va dai 18 ai 65 anni. Importante la positività al test sierologico per le IgG, fondamentali nel combattere il virus essendo esse degli anticorpi che entrano in azione successivamente alle IgM, e che hanno maggiore durata”.

Riesce a sentire sua nipote?

Poco, i gestori telefonici non sempre hanno campo all’interno delle strutture ospedaliere. Quelle poche volte che ci sentiamo ci diamo forza a vicenda.

Qual è stato il riscontro all’appello d’aiuto da voi lanciato?

Ottimo, la cittadinanza, non solo tarantina, si è mobilitata per chiedere informazioni e contribuire alla causa. I centralini telefonici di competenza sono letteralmente andati in tilt, data l’eccessiva richiesta,  Purtroppo però ci segnalano diverse situazioni in cui c’è stata difficoltà nel mettersi in contatto con le strutture competenti, vuoi per la grande domanda, vuoi per via di questo periodo in cui c’è deficit di personale negli ospedali”.

Di qui la proposta dello zio di Giulia che, da volontario di un’associazione tarantina, che si occupa di assistere e soprattutto allietare i degenti, propone:  “Noi volontari, potremmo offrire questo servizio di ascolto e comunicazione, visto che sarebbe una mansione che può essere svolta, dopo una piccola formazione e soprattutto da casa, in modo tale da offrire una risposta immediata a quanti desiderano aiutare, non solo mia nipote.   

Com’è la situazione dei contagi nella città di Taranto?

Negli ultimi giorni i numeri relativi ai nuovi positivi si sono innalzati vertiginosamente, anche i dati relativi alla mortalità non sono assolutamente da sottovalutare.

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