Ghost Hunters a Villa Rosa: “Dove c’è storia ci sono presenze”

by Maria Teresa Valente

“C’era tanto caldo fuori ed io, invece, avevo i brividi di freddo e la sensazione di qualcuno vicino a me”. A parlare è Deva Aslesha, presidente dei Gipsi (Gruppo Internazionale Paranormale Speciale Investigatori) Files, ovvero la più nota ed influente associazione di Ghost Hunters in Italia e all’estero.

I Gipsi Files subito dopo il lockdown hanno effettuato un’indagine a caccia di ‘presenze’ a Villa Rosa. Dopo essere stati negli Stati Uniti, in Corea del Sud, in Croazia, in Francia ed in varie parti d’Italia, tra castelli, antichi cimiteri, ospedali abbandonati e case stregate, il team ha fatto dunque tappa a Manfredonia, in un luogo ritenuto tra i più romantici della Puglia.

Si tratta, infatti, di una splendida villa immersa tra gli ulivi e con un panorama mozzafiato voluta nei primi del Novecento dal Cavalier Vincenzo D’Onofrio, titolare di un pastificio di Manfredonia, come dono per l’amatissima moglie Rosa Longo. Purtroppo Rosa morì in giovane età e non fece in tempo a vedere la costruzione terminata. Suo marito gliela intitolò e dedicò, apponendo all’ingresso una lapide con una dedica struggente, un vero inno all’amore. Quando qualche tempo dopo il pastificio fu distrutto da un incendio, per saldare i debiti il Cav. D’Onofrio dovette vendere la villa. Questa venne poi donata ad un ente morale che la lasciò miseramente cadere in un totale stato di abbandono.

Ma come mai questi ‘cacciatori di fantasmi’ che stanno girando l’intero globo sono venuti proprio a Villa Rosa? “Abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni. Dove c’è storia ci sono presenze… e lì arriviamo noi ad indagare”, risponde Deva Aslesha senza esitazione. Poi spiega: “Villa Rosa è nata come posto romantico e poi è diventata un posto di sofferenza e dolore. Tuttora si può sentire la sofferenza di quel posto e di quelle persone”.

E non mancano i particolari ‘catturati’ grazie ad un registratore e ad una telecamera, insieme al marito Jason Shaw, come Deva investigatore del paranormale. “Abbiamo captato la voce di Vincenzo, ma anche tante altre entità che si aggirano in quel sito. Le presenze maggiori le abbiamo rilevate dove ci sono le panche. Lì si percepisce grande energia”. “I nostri strumenti hanno evidenziato presenze che si spostavano da una stanza all’altra, forse curiosi o spaventati, ed hanno risposto ad alcune domande”.

Il team Gipsi Files nasce dalla passione per il paranormale e da contatti con l’altra dimensione avute da Deva e Jason sia con esperienze personali, che durante le ricerche. “Gipsi Files è nata per aiutare le persone a credere e a capire, a non avere paura dei fantasmi o degli spiriti. La vita degli spiriti nell’altra dimensione è simile alla vita di quando erano nella nostra dimensione”.

Deva racconta: “A Villa Rosa un’entità ci ha chiesto di un pendolo, ma forse si riferiva al mio (ciondolo) budda e io gli ho raccontato la storia del mio pendolo e gli ho poi chiesto se era contento della spiegazione. Ha risposto SI”. “Le entità che abitano Villa Rosa hanno comunicato con noi attraverso Ovilus V, uno strumento che funziona come una tavola Ouija digitale. Usiamo questo strumento per iniziare a comunicare con loro. Abbiamo inoltre trovato spiriti negativi che si sono rivolti a mio marito Jason con parolacce, ma abbiamo anche comunicato con spiriti buoni che mi hanno avvisata di stare attenta e di andare via. Lo fanno spesso”.

Più volte, guardando il video sul vostro canale ufficiale, si capta la parola ‘Vattene’. Come mai? “Vattene poteva essere positivo, ma anche negativo. Abbiamo in Ovilus il nome di un demone il cui nome è Hemataus nella demonologia cristiana”.

C’è qualcosa che vi ha colpito in particolare? Penso che Villa Rosa sia un monito per tutti: bisogna godersi le cose quando si è in vita, incluso la famiglia”. “È stata una bella esperienza e abbiamo dimostrato che loro sono tra noi e vogliono comunicare”.

E che si possa essere scettici o meno, una cosa è certa: Villa Rosa dopo quasi un secolo non smette ancora di stupire e affascinare.

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.