Troia, non solo Rosone: la chiesa sconsacrata dei morti diventerà un teatro

by Daniela Tonti

Città del rosone e della Cattedrale dei mille anni, del vino e della passionata, punto di snodo della Via Francigena in cui è inserita con un ostello e una pista ciclabile e della Via Traiana, Troia ovvero la terra dei Concili (ne ha ospitati quattro) è anche un centro di produzione e sperimentazione culturale in cui il bisogno di contenitori e spazi passa attraverso la re-immaginazione di luoghi esistenti.

Ed è così che una chiesa sconsacrata che accoglieva la confraternita dei morti diventerà un teatro da circa 200 posti. Situata a trenta metri dalla cattedrale, i cui festeggiamenti per i mille anni si stanno per concludere, la Chiesa dei Morti presenta al suo interno elementi iconografici che ne ricordano ancora lo stato originale, in particolar modo nella zona dell’altare. I lavori sono già stati appaltati e aggiudicati e partiranno nei primissimi mesi del 2020.

Il nuovo teatro si andrà ad aggiungere al Teatro Cimaglia meglio conosciuto come il “pidocchietto”, 100 posti e un’attitudine alla versatilità. È qui che attualmente trovano posto la musica, il cinema, la prosa e gli eventi.

Noi di Bonculture abbiamo incontrato l’assessore alla cultura e al bilancio Fausto Aquilino che ci ha accompagnato in un piccolo reportage.

L’Assessore Fausto Aquilino

Il progetto del nuovo teatro

La Chiesa ha un ingresso su Via Regina Margherita preceduto da un corridoio tra due immobili lungo circa cinquanta metri. Dal corso, attraverso un antico cancello in ferro battuto nero, si intravede la porticina di ingresso.

“È una chiesa che sostanzialmente si sviluppa in lungo, a pianta rettangolare e da una parte finisce in quello che era il palazzo della Milizia Ecclesiastica che era il luogo dove vivevano i preti e ce n’erano tantissimi a Troia. Dall’altra parte, la chiesa è adiacente ad un altro palazzo ecclesiastico”, ci spiega Aquilino.

L’interno della Chiesa

Il palazzo della Milizia è chiuso perché non ci sono più preti. L’ultimo che ci viveva, don Michele, è venuto a mancare un anno fa. E adesso il palazzo è vuoto. L’idea del Vescovo è quella di riorganizzare il palazzo come una casa di riposo per preti.

“Non si può nascondere che la città abbia usufruito nell’arco della sua storia di privilegi e che sia stata una culla del cattolicesimo. Non si fanno quattro concili in un posto che era sostanzialmente una collinetta, ma una collinetta che consentiva di avere un controllo del transito di quello che arrivava dal mondo musulmano. Era l’ultimo baluardo da quello che abbiamo potuto capire, in quest’area venivano riforniti e avevano l’ultima fermata e poi partivano soldati e pellegrini”.

Particolare della Chiesa

La Chiesa dei Morti ha anche tesori nascosti nel sottosuolo.

“C’è tutto un discorso che purtroppo la sovraintendenza non ci ha passato. Noi avevamo previsto nel progetto che si potesse fare un percorso sotterraneo. La sovraintendenza ce lo ha negato perché gli ipogei si vedono dall’alto e quindi questo teatro avrà  4 ipogei che si potranno vedere dall’alto”.

I lavori consistono nell’arredamento interno e nel rifacimento degli impianti elettrico e di riscaldamento. Il Comune ha usufruito di un mutuo a tasso agevolato per la ristrutturazione di teatri.

“La speranza è che una volta che l’abbiamo attrezzato bene possa essere utilizzato sia per spettacoli musicali che per spettacoli teatrali ma anche presentazioni libri, performance anche perché a differenza del Cimaglia – che ha un palco un po’ piccino – questo teatro avrà un palco di una bella grandezza. Quasi il triplo del Cimaglia”.

I progetti

Prima di Natale ci saranno alcuni eventi legati ai festeggiamenti per il millennio. Il 20 ci sarà uno spettacolo di Michele Placido e il 22 un altro con Violante Placido e Riccardo Scamarcio. Mentre il 23 dicembre a Troia arriverà il poeta Franco Arminio con La luna e i calanchi.

Durante l’anno a Troia si alternano concerti, anche di gruppi esordienti o compagnie di giovani attori che propongono spettacoli indipendenti.

“Il sindaco è molto disponibile a queste cose ci ha sempre dato carta bianca su queste attività. La logica che abbiamo è sempre la stessa: cercare di offrire alle persone un modo per uscire di casa, e quindi stare insieme agli altri e viversi la città. D’estate è più facile, d’inverno è difficile perché c’è il problema di dover fare le cose al chiuso e non disponiamo attualmente di un teatro di buone dimensioni”.

I festeggiamenti per il Millennio sono stati realizzati grazie a un fondo di finanziamento attivato tramite il Gal. Il totale del fondo è di circa 1 milione e 600mila euro da dividere tra i trenta comuni del Gal e destinato esclusivamente all’organizzazione di eventi culturali. Si tratta di una misura che era ferma da due anni e sbloccata proprio grazie al lavoro del sindaco di Troia Leonardo Cavalieri.

“Io devo essere sincero – ci spiega Aquilino – faccio  politica da tanti anni anche se non sempre in prima persona e non ricordo un’amministrazione regionale come questa. Noi abbiamo sempre avuto solo briciole. Questa è la prima volta che ho potuto notare la forza di amministratori locali e dei sindaci che mettendosi insieme hanno potuto farsi ascoltare”.

Troia sta lavorando anche alla stagione teatrale in accordo con Teatro Pubblico Pugliese e ha partecipato al bando delle periferie.  “Stiamo immaginando di strutturare una serie di spettacoli da proporre in altri comuni dove si articolerà il programma che partirà credo comunque a breve, gennaio o febbraio, e ovviamente siamo fiduciosi che vengano anche da noi a fare due tre spettacoli in maniera tale che per la prossima stagione possiamo offrire anche quest’altra attività”.

La Via Francigena

Troia è nella mappatura della via Francigena e ha un ricovero del buon cammino che può accogliere fino a 20 camminatori.

Proprio alla fine del corso principale, dove c’è il convento a piano terra ci sono due camere molto grandi attrezzate per pranzare.

“Accogliamo al ricovero anche degli studenti universitari della facoltà di Archeologia di Lecce che vengono spesso a fare il monitoraggio del territorio. Sono gli stessi che hanno fatto gli scavi a una posta romana che si trova sul tratturo che va da Troia verso l’Incoronata. Loro avevano delle foto dal satellite dalle quali si riscontrava un terreno disconnesso, insomma si intravedeva qualcosa. Poi dopo una stagione particolarmente piovosa è venuta fuori la posta romana che si trova su questo tratturo che è via francigena”.

C’è anche una pista ciclabile. “Noi abbiamo fatto una pista ciclabile di 5 km che va verso quell’area che dovrebbe consentire a chi è appassionato di fare quel percorso. Noi gestiamo una quantità di soldi piccola e quello che siamo riusciti a realizzare sono state tutte occasioni colte per finanziamenti regionali ed europei. Una città come Troia del punto di vista economico finanziario riesce ad incassare a malapena quanto serve per la manutenzione”.

Chiesa di San Basilio
Il corso
Teatro Cimaglia
Teatro Cimaglia
Teatro Cimaglia
Teatro Cimaglia
Ingresso Teatro Cimaglia
Sede Scuola del gusto

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