Solo lo 0,1% dei bambini del mondo ha accesso a un’istruzione di eccellenza. Gli altri devono accontentarsi delle briciole. Non è un caso che i loghi del Premio I fiori blu e di Still I rise siano entrambi due alberi. La cultura fa crescere le anime e il mondo.
È stata una serata ricca di emozioni e di contenuti l’happening del 6 giugno, iniziato con l’annuncio dei sei libri finalisti del Premio letterario nazionale ideato dalla direttrice artistica, giornalista ed imprenditrice, Alessandra Benvenuto, e proseguito con la serata benefica in favore dell’associazione messa su dallo scrittore Nicolò Govoni, nominata al Premio Nobel per la Pace 2023, per la quale i lettori foggiani hanno donato una somma considerevole a quattro cifre.
«Crediamo che l’istruzione di qualità sia l’unica soluzione per costruire un mondo migliore per tutti. Per questo abbiamo democratizzato la Scuola dell’élite offrendola ai più vulnerabili. Insieme poniamo fine alla crisi scolastica globale», ha spiegato Govoni.
Still I Rise è un’organizzazione umanitaria fondata nel 2018 per portare educazione d’eccellenza ai bambini profughi e vulnerabili nel mondo, il cui obiettivo è porre fine alla crisi scolastica globale. Sono già 6 le scuole fondate nel mondo e una sta per arrivare anche in Italia, per i bambini e le bambine fragili.
Il premio giunto alla sua quinta edizione è cresciuto molto, per influenza nazionale e numeri. Dai trecento voti della prima edizione si è arrivati fino ai tremila dell’ultima. Un numero che quest’anno sarà composto e consolidato dai referenti di gruppi di lettura, costituiti in seno a I fiori blu quest’anno in città, coordinando i numerosi iscritti a club e associazioni di servizio del territorio per condividere la passione e l’interesse alla lettura.
Si contenderanno il premio nel corso della cerimonia finale di premiazione con la consegna del Premio Giuria Tecnica e dei Premi Speciali, che si svolgerà a Foggia il prossimo giovedì 19 settembre: “La casa del Mago” di Emanuele Trevi (Ponte alle Grazie); “Cuore Nero” di Silvia Avallone (Rizzoli); “Grande meraviglia” di Viola Ardone (Einaudi); “Cemento Armato” di Francesco Chiodelli (Bollati Boringhieri); “La formula della longevità” di Riccardo Chiaberge (Neri Pozza) e “La nascita del femminismo medievale” di Chiara Mercuri (Einaudi).
