Sibilla e Dino non potevano essere più diversi. Lei aveva quarant’anni, era una femme fatale che aveva collezionato una lunga serie di amanti e aveva pubblicato il romanzo autobiografico dai forti contenuti femministi ‘Una donna’. Lui di anni ne aveva 31, per sua stessa ammissione era “orso” e “strambo” e aveva avuto esperienze amorose per lo più con prostitute, dall’età di 15 anni soffriva di disturbi mentali e i suoi ‘Canti Orfici’ aveva ricevuto una tiepida accoglienza.
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