«Ciò che mi ha condotta a ricostruire la storia della Zeza peschiciana e portarla all’attenzione di tutti è stata la testimonianza di Giulio D’Errico, raccolta nel 1987 dalla nipote Lucrezia D’Errico, una mia alunna di terza media del “Libetta” di Peschici, oggi docente del Liceo scientifico».
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