È vero che Eugenio Montale considerò per tutta la vita il giornalismo come “Il secondo mestiere”, ma la sua attività di critico musicale fu tutto tranne che un amaro cedere al detto “carmina non dant panem”. La musica e il melodramma, da lui amato con particolare intensità, furono infatti, a detta dello stesso poeta, il primum movens, il veicolo originario della sua vocazione poetica
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