“C’è uno sforzo teso non solo a reclutare macchinari ma anche personale. Perché, in via del tutto teorica, posso aumentare il numero dei posti di rianimazione a dismisura ma poi c’è bisogno di infermieri, medici, ausiliari, oss che devono attendere alle cure del paziente. Non ha senso aumentare da solo il numero delle macchine. Le macchine da sole non creano salute”. L’intervista al dottor Livio Tullo
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