Università di Foggia campionessa della comunicazione digitale

by redazione

Le novità annunciavano un grande successo già nel settembre 2022, data in cui è stata lanciata la web radio We Unifg, una web radio di Ateneo nata come progetto di disseminazione scientifica e diventata, due anni dopo, uno spazio attraversato anche da studenti, col fine di riempire di contenuti i podcast e sperimentarsi, sotto la guida del mentor Riccardo Tribuzio (già speaker radiofonico per Radio Nova Ions, una piccola web radio universitaria andata in onda in FM fino al 2021), anche come speaker e autori.

L’iniziativa è stata talmente felice da voler fare un’ulteriore scommessa: il 7 settembre 2023 il progetto “We Unifg” fa un upgrade e inaugura la web tv, una piattaforma di comunicazione interattiva di altissima qualità per la condivisione di contenuti accademici, scientifici e culturali, fruibili in diretta e on demand.

Proprio come nei podcast video, ultimo trend social tra i giovani ed ennesima trasfigurazione del mezzo televisivo, negli studi della tv di Ateneo si avvicendano docenti, ricercatori e ricercatrici, studenti e studentesse, membri del personale tecnico amministrativo dando vita a un vero e proprio canale televisivo che vede l’alternarsi di ben quattro diverse rubriche, con l’offerta di contenuti di alta qualità (grazie alla dotazione altamente tecnologica degli studi in via Gramsci) e approfonditi su una vasta gamma di temi, da quelli scientifici a quelli divulgativi, fino a quelli culturali, sociali e di attualità, perché le parole d’ordine restano: giovani, cultura, territorio.

Ci siamo chiesti in che modo l’università potesse incidere davvero nel territorio” spiega la professoressa Giusi Toto del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, vera anima di questo progetto, docente ordinaria di Pedagogia Speciale e coordinatrice del Learning Sciences institute, delegata del Rettore all’Orientamento e alla Formazione Insegnanti nonché referente e ideatrice del progetto We Unifg, “e ci siamo detti che dovevamo raccontarlo, facilitando il racconto, ma lasciando spazio alle voci dei protagonisti. Non volevamo il solito canale accademico che pubblica videolezioni o boriosi contenuti che si parlano addosso, volevamo un canale fresco, giovanile e soprattutto divertente, che sapesse incontrare i gusti e le tendenze più contemporanee”.

Non solo un mezzo di comunicazione però, il progetto radio e tv punta a creare una piattaforma interattiva grazie alla quale condividere idee e progetti in un contesto open innovation, con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza, il senso critico e l’interesse proattivo dell’intera comunità, soprattutto grazie al coinvolgimento attivo degli studenti e delle studentesse, che potranno interagire tramite i social per la definizione dei contenuti, ma anche partecipare in prima persona. Nel palinsesto della tv, infatti, ci sono rubriche come ReCup, interamente dedicata agli studenti, per far emergere quella youth perspective circa argomenti di vario genere. “Si parla sempre dei giovani”, spiega Alice Rizzi, volto della web tv (anche lei già speaker e autrice di podcast), “tutti sembrano sapere tutto dei giovani, ma non gli si lascia mai lo spazio per parlare direttamente loro di se stessi. È quello che cerchiamo di fare con questa rubrica”. In questo spazio video che va in onda ogni venerdì alle 15.00 gli studenti e le studentesse dialogano con esperti di vario genere su temi di loro interesse, come ad esempio la salute mentale degli studenti, le dinamiche performative all’interno delle università, gli stereotipi di genere, il ruolo dell’educazione sessuo-affettiva nei luoghi della formazione, ma anche il rapporto con il tema della disabilità, sguardi sui temi di attualità come guerre e cambiamento climatico. E ancora, in web radio ogni martedì e mercoledì alle 18.00 vanno in onda programmi in diretta come DigitalPulse e UniVerse che vedono il diretto coinvolgimento degli studenti come speaker ai microfoni e in regia.

Un’esperienza unica, ci ricorda Lorenzo Lo Muzio, Rettore dell’Università di Foggia, descrivendo il progetto We Unifg come “una piattaforma che propone contenuti culturali, formativi e informativi che assicurano una fonte sicura e affidabile per conoscere meglio la contemporaneità, un’occasione in più per accreditare l’università e il suo personale come guida alla conoscenza sana e non distorta della realtà, in un mondo iper informato che spesso può essere percepito come confuso e in cui ci si può sentire persi”.

Obiettivo del progetto We Unifg è creare un luogo, virtuale e fisico, di incontro e di condivisione tra generazioni, al fine di realizzare quella intersezione tra università e città che la terza missione ci prescrive. Un percorso di Open Innovation dunque, in uno spazio per e con gli studenti, che ha lo scopo di promuovere consapevolezza, senso critico e interesse culturale per diversi temi di natura scientifica e sociale. Inoltre il progetto contribuisce a tessere una fitta rete di relazioni tra studenti, docenti ed esperti, sia su base nazionale che internazionale, che collaborano sinergicamente all’avanzamento del palinsesto e delle iniziative promosse assieme allo staff e agli station manager.

Una piattaforma digitale che amplia il discorso didattico portandolo fuori dalle aule canoniche di studio” commenta Giorgio Mori, delegato del Rettore alla Didattica, “un’occasione in più per incontrare i nostri studenti, per realizzare quella formazione continua e non formale, interattiva, che ci permette di avvicinare i nostri ragazzi nonché interessarli alle materie che vogliamo insegnare loro facendo loro capire che le intersezioni che esistono tra queste e la loro vita quotidiana”.

In conclusione, l’Università di Foggia, attraverso il progetto radiofonico e televisivo We Unifg si conferma un medio-piccolo Ateneo leader nel settore dell’innovazione digitale.

I contenuti della web radio sono accessibili open source sui canali ufficiali, mentre quelli della web tv su webtv.unifg.it, sui social network Instagram della radio e della tv e sulle principali piattaforme streaming.

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