Nella ricorrenza del primo anniversario della morte di Francesco Traiano, nessuno ha pensato (se mi è sfuggito, me ne scuso) che valesse la pena di ricordarlo con un manifesto, di quelli che la pietas familiare dedica ai lutti privati. Non un fiato dal Comune di Foggia (quasi che sia stato commissariato anche il dovere di ricordare i nostri figli migliori), da nessuna forza politica, da nessuna organizzazione del commercio. Paragonate questa colpevole inerzia alla vitalità con la quale i ragazzi del “Rione” hanno commemorato Alessandro Laterza, detto “Bussolotto” un 43enne considerato affiliato ai clan mafiosi e morto suicida in carcere
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