«Mi meraviglio quando ricevo in privato, incitamenti di bravissime colleghe che si congratulano per le mie dichiarazioni su questi temi, ma che fanno ancora fatica a esporsi personalmente e pubblicamente. Alcune anche in reparti della nostra organizzazione si sentono insicure, non all’ altezza pur avendo grandi doti e manifestano quella “sindrome dell’ impostore” che blocca il loro potenziale e mina la loro carriera»
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