Gli autori si prendono il tempo di costruire un rapporto padre-figlio sempre più profondo, tenero, di condivisione totale, anche dei momenti più duri dell’esistenza.
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Salvatore Esposito
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Il film è un continuo dialogo tra l’infanzia solitaria vissuta per strada da un orfano nella Napoli devastata del post-terremoto (Giuseppe Aiello sarà Ciro bambino) e il presente dello spietato boss, sopravvissuto al rendez vous sulla barca di Enzo “Sangue Blu” ed esiliato nell’odierna Riga.