Nella summa evocativa ed emblematica, della sua pubblicazione “Il teatro e il suo doppio”, ove convergono il primo ed il secondo manifesto della crudeltà, oltre ad importanti scritti di genesi rifondatrice sul pensare un innesto tra corpo, attore ed autorialità registica nel tessuto spesso scarno e dissacrante del contesto spaziale di scena, Jacques Derrida nella prefazione-introduzione, non esita a definire e descrivere (oltremodo) tale predisposizione vitale allo spettacolo come “Substrato”.
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Antonin Artaud
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Sia Shelley che Stendhal, saranno le fonti per il lavoro tormentato di Antonin Artaud, che riscrisse i Cenci un secolo dopo i suoi maestri, nel tentativo di dare corpo a quel concetto teorico di Teatro della Crudeltà e nel quale confluirà inevitabilmente la personale accusa al teatro borghese occidentale.