Valica i generi, “Il gregge”. Quando sembra racconto di post formazione e di destini tristi le riflessioni dell’io narrante, mai onnisciente, intersecano il saggio politologico. Quando pare incrociare la storia d’amore piccolo borghese fallita per le vite precarie da “acrobati sul baratro”, arriva il noir inatteso a ravvivare la narrazione. E non a caso Grittani si dichiara grato a Scerbanenco, una delle sue fonti privilegiate.
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