Immensa e plurale, tinteggia con pennellate incessanti la tela dei suoi racconti con sfumature cupe e fredde, racconta ondivaga e distaccata il suo mondo esterno, ma esplode di rosso brillante al cospetto di volteggi occulti quando si tratta di amore e passione, insomma ricorre ad un gioco letterario che illumina l’eredità dei classici del gotico, nato nel diciottesimo secolo.
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