Cultura, bellezza ma anche misteri e tragedie: l’Italia di History

by Nicola Signorile

La cultura e la bellezza. Ma anche tragedie, trame nascoste e tanta violenza. La storia d’Italia è fatta di tutto questo. Un enigma irrisolto, un prisma a mille facce che si tengono vicendevolmente in un fragile equilibrio.

Per una settimana History Channel tenta di indagare la nostra storia, compresi i suoi lati oscuri, con un canale temporaneo dedicato,  L’Italia di History, in onda sul canale 408 di Sky dal 26 ottobre. Costume e criminalità organizzata, grandi imprese e guerra, terrorismo ed economia, scrutati attraverso le vicende di grandi personaggi e di gente comune. Coniugando un approccio rigorosamente scientifico e un linguaggio accessibile a tutti, anche alle nuove generazioni abituate alle modalità espressive dei social network, L’Italia di  History non solo porta alla luce storie e persone sconosciute o dimenticate che hanno lasciato un segno nella nostra vita, ma fornisce anche nuovi punti di vista attraverso cui rileggere e conoscere in modo non tradizionale eventi all’apparenza già noti. Dà voce ai protagonisti, offre testimonianze inedite, propone un accesso esclusivo a materiali d’archivio inesplorati, garantendo sempre una visione fuori dagli schemi del nostro passato.

Andando nel dettaglio della programmazione, vedremo “Storia dell’industria italiana”, prodotto dall’Istituto Luce-Cinecittà e diretto da Fabio Pellarin. Un viaggio che parte dai primi incerti passi dopo l’unità d’Italia al boom economico, passando per il primo grande sviluppo avvenuto nel periodo giolittiano, le politiche del fascismo tra liberismo e dirigismo statale, la Seconda Guerra Mondiale e la difficile ricostruzione. Dall’industria tessile a quella meccanica, dalla chimica alla petrolifera, l’industria italiana in cent’anni di vita compie passi da gigante.

Un processo che porterà il Belpaese, alla nascita del Regno d’Italia non tra i più avanzati d’Europa a livello industriale, a trasformarsi in una potenza economica. A proposito del lato oscuro, “Codice Bologna”, scritto e diretto da Paolo Fiore Angelini da una idea di David Moscato, approfondisce una delle più grandi ingiustizie italiane: sono trascorsi 40 anni ma la verità definitiva sulla strage di Bologna non è stata ancora scritta, non è ancora chiaro chi siano stati i mandanti. Un nuovo processo, istituito nel 2017, sta provando a far luce su questo aspetto. History ne racconta la storia.

Ancora, “Come è nato un golpe: il caso Moro” firmato da Andrea Montella, Paola Baiocchi, Tommaso Cavallini (anche regista) e Fabrizio Volpi, ricostruisce il sequestro e l’omicidio dello statista, offrendo una nuova ipotesi sui possibili responsabili, mandanti ed esecutori, dei fatti di Via Fani e sulle finalità perseguite con l’assassino del leader democristiano, uno dei più gravi atti terroristici della storia repubblicana. “Attraverso otto ore di prime visioni (una a serata) e circa cento ore complessive di documentari, il canale 408 esplora le tragedie che ci hanno segnato, come le guerre, il terrorismo, i disastri naturali, la stessa pandemia, ripercorre gli enormi passi in avanti compiuti dal nostro Paese in termini di progresso sociale ed economico e di eccellenza nel campo artistico. Senza mai trascurare il lato più pop della nostra storia e della nostra identità come la cucina o il cinema e i suoi grandi personaggi”,  presenta così il nuovo canale Simone D’Amelio Bonelli, Director Content & Creative di A+E Networks Italia/History.

In anteprima assoluta si potranno vedere anche “Aemilia – Il grande processo alla ‘Ndrangheta” sul più grande processo mai tentato alla mafia calabrese nel Nord Italia, scaturito da una maxi operazione di polizia del gennaio 2015. Lo speciale in due parti, scritto e diretto da Gabriele Veronesi, ricostruisce l’iter che ha portato al processo, utilizzando due punti di vista differenti:  quello istituzionale, di magistrati e forze dell’ordine, e quello civile, di giornalisti e cittadini organizzati per far emergere crimini sottovalutati o sconosciuti. Invece, “1000 modi di essere italiani”, racconta l’evoluzione del costume attraverso più di 50 brevi filmati dell’Istituto Luce-Cinecittà, dando vita a un ritratto di un paese molto diverso da oggi, con tanti pregiudizi, per esempio sulle donne, ma pieno di speranza e capace di guardare con ottimismo al futuro.

A completare il palinsesto de L’Italia di History, alcune produzioni già andate in onda nella programmazione ordinaria del canale come “Gustibus – L’epica storia degli italiani a tavola”,  “Forever Vespa. Storia di un mito italiano”, “L’Italia del treno”,  “Vajont – una tragedia italiana” e, per venire ai giorni nostri, “Genova – Il ponte spezzato” e “Il Colosseo in quarantena”.

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