Apedrink, il primo brindisi dopo il Sì dei matrimoni pugliesi

by redazione

Metti un matrimonio assolato nel paesaggio pugliese davanti ad una chiesa romanica dal rosone indimenticabile o per nulla artistico e mescolalo con gli antichi carretti dei gelati e lo street food. Cosa fuoriesce dalla combinazione di tradizione, cliché dello sposalizio meridionale e cibo e bevande di strada?

Il risultato è Apedrink, un mix strepitoso di originalità, velocità e goliardia, dedicata agli invitati dei matrimoni interminabili, che ancora caratterizzano la Puglia e che fanno la fortuna dei migliori resort della Regione.

Rocco e Antonio, giovani ma già con decenni alle spalle da barman, hanno deciso di lasciare l’hardware dei bar e delle strutture al chiuso o nei lidi balneari dei Comuni costieri, per mettersi in movimento sulle 3 ruote.

Cercare i clienti laddove sono, anziché aspettarli dietro al bancone, è stata la loro intuizione. Una idea che hanno subito collegato alle nozze. Nel napoletano e in tutta la Campania è usuale che dopo il matrimonio in Chiesa, amici e sposi si intrattengano per degli aperitivi di bar in bar, o di casa in casa, rischiando di arrivare ubriachi al pranzo o alla cena. L’Apedrink rinvia anche questa tradizione godereccia.

Siamo tutti mortali fino al primo bacio e al secondo bicchiere di vino

Eduardo Galeano

“Siamo in due e facciamo i barman, il progetto è partito per fare il rinfresco fuori dalla chiesa ai matrimoni, visto le temperature pugliesi e foggiane in particolare, è una esigenza reale bere qualcosa quando si esce dalla cerimonia religiosa.  Il nostro Apedrink ha una postazione da cocktail all’interno, ma lo allestiamo in base alle esigenze anche all’esterno”, spiega Rocco.

Perché proprio i matrimoni? “Ci piaceva l’idea, per ora abbiamo fatto più che altro matrimoni, noi siamo all’inizio delle fantastica tragedia della giornata nuziale, prima delle tantissime portate di cibo e dei fiumi di drink del salone da ricevimenti. Al momento ci spostiamo solo in provincia di Foggia, per una questione di comodità di tratta, perché il nostro Ape è marciante, ma nulla vieta di immaginarlo anche in altri territori”.

Vi è capitato marciando che qualcuno vi chiedesse un drink per strada, da vero drink street? “Ci è capitato di essere avvicinati da signore anziane che cercavano fichi d’India o altre leccornie di frutta e verdura. Anche se siamo pratici di cucina, siamo dell’idea di fare semplicemente il nostro lavoro. Quindi preferiamo rimanere nell’ambito drink. Normalmente decidiamo insieme al cliente i drink e gli snack da fare”.

Quali sono i drink più richiesti? Ci sono particolari desideri per i matrimoni? “Ovviamente ne fa da padrone lo Spritz sia classico con l’aperol o un freschissimo Hugo con fiore di sambuco, menta e mela rossa, ma c’è chi non si allontana dalla tradizione con il centenario Negroni. Abbiamo fatto degli eventi in piscina con mojito e vari drink pestati, cerchiamo di dare il meglio in base all’evento. Tutto con materie prime di altissima qualità”.

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