Per introdurre un grande scrittore contemporaneo, uno dei pochi che resteranno fra qualche decennio con immutata forza e stile, servono poche parole. Se poi lo scrittore in questione è Walter Siti, possono bastare solamente i suoi libri: compendio di alta letteratura, tensione poetica, stili complessi, inquadramento antropologico, liberazione di ossessioni, inconsci e manie.
Felice Sblendorio
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Conosciuta ai più per il suo memoir “Volevo essere una farfalla. Come l’anoressia mi ha insegnato a vivere”,e per alcuni saggi che hanno diviso il dibattito pubblico come “Papà, mamma e Gender”, la Marzano ritorna nelle librerie con una storia che centra e anima più interrogativi esistenziali: chi siamo quando pezzi interi della nostra vita scivolano via? Che cosa resta di noi?
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Da un viaggio datato 2016 in Grecia nei centri di accoglienza per migranti è nato un libro che testimonia cosa succede quando ci sono i bambini con le loro storie e i loro disegni a parlare di questo tema e quale spazio di ipocrisia, retorica e luoghi comuni viene abbattuto. bonculture ha intervistato Martina Castigliani per parlare più approfonditamente di questo suo progetto.
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È un fiume in piena inarrestabile Amélie Nothomb: stravagante, esplosiva, ammaliante. La scrittrice belga, che è dentro tutti gli aggettivi più complessi e faticosi da vivere e sopportare, è una delle voci più interessanti della narrativa europea
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Dopo le biografie di Versace, il genio eclettico, e di Valentino, l’imperatore ultimo dell’haute couture, la penna delicata e sontuosa di di Corcia non poteva ignorare proprio lui: Re Giorgio.
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Intervista al giornalista, che ha scritto un libro monumentale e indispensabile per comprendere realmente l’antropologia più autentica del potere italiano
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“Davanti al pregiudizio reagire alzando la posta: meglio tacere? Lo sapranno anche i muri”. Quando arriva questa frase, come un fulmine in una prosa tempestosa, sappiamo già tutto del protagonista, di quella sua febbre nauseante, improvvisa e strana che gli ha cambiato la vita. La febbre che gli ha rivelato e fatto scoprire l’HIV: sarà indimenticabile.
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“Il potere ha una sua ciclicità perché è un gioco. Questo gioco ha delle regole e conoscerle consente di decifrare quello che accade in maniera corretta, comprendendo realmente non cosa accade ma perché accade. Conoscere quei meccanismi e capire perché funziona così ti consente di vedere in anticipo, di leggere queste ciclicità, queste ricorrenze e di decifrarle in tempo sul corso dei fatti”.
Intervista alla giornalista e scrittrice -
Un confronto televisivo a pochi giorni dal voto è un po’ una fenomenologia del mood foggiano, di quello stile che entra in un contatto viscerale con il proprio popolo di riferimento per orientare, evocare e indirizzare il voto
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Erri De Luca è un minimalista della parola. Centellina ogni singola frase, ogni pensiero tagliente e…