Ogni nuovo film del novantenne regista fa discutere e spesso emozionare come al cinema hollywoodiano capita sempre più di rado. Chi rifiuta le sue sconsolate conclusioni deve comunque fare i conti con i personaggi di questo grande narratore, anche quando continuano a dire che non sanno niente, che non c’è niente nel loro cuore.
sergio leone
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Straordinario testimonial del cinema popolare, sospeso secondo Bernardo Bertolucci tra “bella volgarità” e “grande sofisticazione”, è riuscito a fare della sua opera il pellegrinaggio alla fonte del proprio, personalissimo e viscerale rapporto con il mezzo in cui mito familiare e pulsioni collettive s’incontrano in modo sorprendente.
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Girato in meno di un anno, tra il 1982 e il 1983, C’era una volta in America è universalmente riconosciuto come uno dei film più importanti della cinematografia mondiale. S
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Dopo un’importante gavetta negli studi di Cinecittà dove aveva lavorato come aiuto regista nei kolossal americani, tra cui Quo vadis? e Ben Hur, Sergio Leone aveva ammesso con molta sincerità di aver incominciato a girare western semplicemente perché era il genere in cui, in quegli anni, i registi venivano pagati meglio