Il 17 maggio è trascorso da poco, in tutto il mondo è la giornata mondiale dedicata alla lotta contro l’omofobia. Nel 2019, questo ‘memorandum’ non dovrebbe essere necessario. Però è bene ricordare che proprio il 17 maggio del 1991, l’Organizzazione Mondiale della Sanità decise di depennare l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali.
Una conquista storica, e necessaria, per milioni di persone nel mondo. Un’altra conquista sarebbe quella di comprendere che l’amore non segue dettami, canoni o regole. L’amore non è discriminante, come non lo sono i bambini, nel candore della loro età.
Intorno a questo importante concetto si sviluppa il delizioso libriccino La bambina con due papà, (De Agostini, pp. 32, 12,90€), dedicato ai lettori più piccoli ma, piacevole anche per gli adulti che leggeranno la storia con figli e nipoti. Le famiglie arcobaleno sono una realtà in costante crescita, il libro mira ad educare i bambini, a far comprendere loro che avere due papà o due mamme è assolutamente normale. La protagonista, Pearl, scopre che la vita della nuova amica Matilda, nonostante abbia due genitori dello stesso sesso, non è poi così differente dalla sua. La bambina capisce che non esistono coppie di genitori più divertenti di altre, perché divieti e ammonimenti sono gli stessi, ugualmente noiosi per tutti i piccoli.
“Non tutte le famiglie sono formate
da una mamma e un papà. Io ho due
papà che si vogliono un sacco di bene”
risponde Matilda.
Con una scrollata di spalle, Pearl esclama: “Okay, forte!”
La storia di Pearl e di Matilda, tratteggiata con illustrazioni vivaci e divertenti e di semplice comprensione, coinvolge i piccoli lettori e stimola l’empatia verso una tematica fondamentale, affinché assimilino al meglio che la diversità non deve essere percepita come una menomazione ma, al contrario, come un valore aggiunto.