Unite verso un fine comune, Maria Cirillo e Milena Stilla parlano di bellezza e valori a Parcocittà

by Nicola Saracino

Parlate di temi come equità, coesione sociale, partecipazione dal basso si può anche con l’arte, specie se le opere raccontano di sé e lanciano più di un messaggio. E’ il caso di “Da madre in figlia”, la mostra di Maria Cirillo e Milena Stilla in esposizione a Parcocittà. Riprendendo il tema nazionale del biennio 2021-2023 “Unite verso un fine comune: sostenere un’istruzione e formazione di qualità e promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva”, Fidapa BPW Italy – Foggia propone una esposizione dove talento e creatività si sposano dando una piacevole sensazione di leggerezza e bellezza ai fruitori, di cui si avverte particolare bisogno soprattutto in questo momento storico.

“Quando sono le donne a riunirsi in cerchio, quella che si instaura è una bellissima relazione di ‘comadrismo’ dove si impara ad essere madre l’una dell’altra. L’atmosfera che ne deriva è quella di sicurezza e accoglienza, dove non ci si sente da meno bensì unite, accolte e ascoltate- spiega Maria Cirillo -. Solitamente vengono condivisi temi personali riguardanti il femminile ai quali si cercano soluzioni. Pur continuando ad alimentare i propri talenti, si mettono al servizio l’uno dell’altro e del bene comune.  Non c’è conflitto, ognuno ha la sua responsabilità nella vita famigliare e comunitaria”.

Attraverso i ritratti di Maria Cirillo c’è una catalogazione della storia delle donne, vengono raccontate come una narrazione letteraria, la tecnica supporta il sostegno alle donne ed i loro percorsi. “Crediamo che questa possa essere un’alternativa virtuosa alle dinamiche che possiamo rintracciare nella vita di tutti i giorni dove spesso prevalgono gelosia e competizione – spiega l’artista -. Siamo profondamente convinti che abbiamo bisogno di gettare uno sguardo su quelle culture che hanno mantenuto intatti i loro valori per trarne spunto e riscrivere, dunque, una nuova pagina della nostra storia.  La relazione viene intesa come un cammino di evoluzione per la nostra coscienza, basato sulla stima, sul supporto e sulla complicità, che non implica affatto né la perdita della propria identità né la sottomissione ma nella quale espressioni come alleanza, aiuto e dedizione sono imprescindibili”.

Insieme a Maria Cirillo c’è Milena Stilla, un’artista dalla grande potenza evocativa e profonda intelligenza emotiva, immersa in un universo che con i suoi colori e i tratti caratteristici risalta la sua creazione creativa. La pittura diventa così il modo non solo per raccontarsi al fruitore, trasmettendo così la sua voglia di fare e di creare. Alla base di tutto c’è sempre il disegno che diventa elemento imprescindibile delle sue rappresentazioni e che racconta il talento dell’artista, che nasce e muove dall’amore per l’arte. Ed è quello che la Stilla ha anche messo in questa mostra, dove colori sgargianti e volti celestiali colorano la sala espositiva di Parcocittà.

“Amo l’arte, amo dipingere, ogni tocco di colore è prezioso perché viene dal mio mondo interiore, è un modo per esprimermi, per comunicare, per dare immagine al mio sentire, esprimendo attraverso i colori la solarità del vivere, la gioiosità del quotidiano, con quello stimolo particolare che mi affascina e appaga il mio orgoglio nel riuscire a portare a compimento quello che sento – afferma Milena Stilla -. Quello che metto sulla tela è un accumulo di sensazioni, di visto, di bello, di vissuto e di tutto quello che amo e mi emoziona, facendo partecipe l’osservatore fino a coinvolgerlo nella mia stessa gioia dell’esperienza artistica. Non faccio bozzetti ma opero direttamente sulla tela fino a che l’immagine che voglio creare prende forma e vita”.

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