Bottaro e Trani, la città che legge. Tra periferie, biblioteca e nuovi parchi

by Daniela Tonti

Amedeo Bottaro, sindaco della splendida Trani, sta operando, con grande energia e autorevolezza, una forte riqualificazione dei quartieri più popolari della città. Ha risanato i conti e ha intercettato tantissimi finanziamenti. La sua è stata una scelta di legalità, declinata con piglio culturale.

Il suo investimento nei Dialoghi di Trani lo conferma. A margine della conferenza stampa a Bari, noi di Bonculture lo abbiamo intervistato.

Sindaco, in un momento storico come questo in cui molti primi cittadini leghisti come quello di Sarzana stanno mettendo al bando i festival letterari ritenendoli inutili, perché uno come lei invece ci crede? Perché lei li promuove?

Perché probabilmente se tutti quanti avessero investito molto di più nella cultura quei sindaci oggi non sarebbero neanche esistiti. La verità è questa. Noi crediamo molto che un territorio possa crescere, svilupparsi in tutte le sue direzione e parlo dell’aspetto sociale, economico e politico attraverso la cultura.

La cultura intesa in tutti i suoi aspetti. La cultura è tutto, cultura non è soltanto la lettura. È la musica, lo spettacolo, l’arte e la bellezza. Bisogna investire di più. La cultura deve investire tanto e noi questo stiamo provando a fare, tra tante difficoltà ma la riteniamo sempre una grande priorità

I Dialoghi hanno fatto molto in questi anni anche nel processo di riconoscimento dei luoghi

Sicuramente è una manifestazione che ha portato non casualmente Trani a potersi candidare tra le città che leggono ed ad avere una tra le biblioteche più attive in Italia per numero di accessi di ragazzi che la frequentano, è diventata un luogo di ritrovo.

La biblioteca gioca un ruolo anche nel processo di cambiamento dell’identità turistica di Trani? Cioè non più solo movida notturna?

Abbiamo un po’ cambiato il trend non abbiamo solo i locali serali a Trani ma anche la biblioteca che è un luogo dove si legge, si studia dove ci si incontra e ci si confronta un luogo che noi utilizziamo moltissimo come contenitore culturale e questa estate ci facciamo anche il festival del tango. Lo facciamo in biblioteca perché crediamo che il ballo è importante, il tango è ricco di storia e anche questo è un modo per fare cultura.

Tornando sul turismo, Trani sta partecipando ai press tour 365. Ci crede in queste iniziative?

Assolutamente si ci crediamo tanto, crediamo di essere una città tra le più belle della Puglia.

Basti pensare alla cattedrale. La cultura è anche il volano dello sviluppo turistico ed economico di una città. Trani è turistica anche perché ha la cattedrale, per la storia che racchiude, per la bellezza e quindi dobbiamo trasformarla in un contenitore culturale e lo facciamo con i dialoghi.

Questo per quanto riguarda il centro e invece c’è un’idea per le periferie più interne, diciamo non vista mare?

Noi stiamo lavorando sulle periferie in un modo un po’ diverso, cioè con il verde. Riteniamo i nostri luoghi oramai compromessi. Abbiamo cementificato tutto, nel passato queste scelte sono state fatte e abbiamo le periferie che da essere luoghi di abbandono e degrado le stiamo trasformando in grandi parchi e quindi in luoghi di aggregazione e i grandi parchi potrebbero diventare contenitori culturali dove poter organizzare manifestazioni come queste. A Trani stiamo realizzando 3 grandi parchi. Nella zona periferica e difficile della città oggi ci sono i topi tra qualche mese ci auguriamo di avere prati, giochi per ragazzi strutture per gazebo per fare incontri e socialità e portare cultura nei luoghi dove forse ce n’è più bisogni

Avete utilizzato fondi comunitari?

Assolutamente sì, abbiamo utilizzato il bando per la rigenerazione delle periferie prevedendo questi 6 parchi a tema in tutta la zona periferica della città uniti tra di loro da un grande percorso di pista ciclabile

Quando saranno realizzati?

I primi 3 li realizziamo tra 35 giorni o meglio li cantierizziamo. Stiamo facendo in questi giorni le aggiudicazioni definitive e sono parchi per un importo di 2 milioni di euro, gli altri tre penso li cantierizzeremo per il nuovo anno, dobbiamo andare ancora a gara.

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