Santa Scorese “Cappotto, pantaloni, una camicetta gialla e il maglione blu. In più ci sono la scarpe, le calze, gli indumenti intimi. Tutti insieme riempiono un bel borsone, di quelli grandi. Lei è arrivata sveglia, cosciente
Femmes
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La dimensione performativa della lesione dell’onore e del suo recupero risulta essere l’ipotesi più accreditata, secondo cui, il teatro affonda le sue radici nella vendetta e nel sacrificio
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La mostra a lei dedicata a Jesi nella sede di Palazzo Bisaccioni è progettata su un duplice piano, artistico e biografico e ripercorre in sei tappe le origini, il cinema, la fotografia, i luoghi, le passioni e la politica di Tina Modotti.
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Quando i turchi assalirono Manfredonia Giacometta Beccarini aveva otto-dieci anni ed era educanda nel convento di Santa Chiara. Dimenticata nel dormitorio dalle suore in fuga, fu catturata dai turchi che, colpiti dalla bellezza e dalla grazia della bambina, decisero di farne dono al sultano. Giacometta così finì così nell’harem di Costantinopoli dove prese il nome di Bassebà.
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La Varsavia della seconda metà dell’Ottocento non rappresentava un territorio semplice da abitare; ancor meno lo…
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Considerata introvabile per anni, la pellicola è stata restaurata in 2k partendo dal negativo originale in 35 mm con la supervisione della stessa Varda solo nel 2017 per opera dell’americana Cinelicious Pics. Inutile dire che il dvd non ha i sottotitoli in italiano.
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È l’identità femminile il tema centrale del lavoro di Marina Malabotti. Ritratti di donne dall’espressione seria, profonda e consapevole di un’antica sofferenza talvolta organizzati in brevissime sequenze o piccoli dittici che sono presenti come simboli di un’intera civiltà.
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Pino Cacucci nella biografia a lei dedicata (Feltrinelli, 2006) si affida alle parole del giovane poeta Homero Aridjis per iniziare a raccontare la vita di questa donna straordinaria. Come nelle migliori sceneggiature del grande cinema la storia inizia dalla fine
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È partito dalla proiezione dello splendido corto denuncia del 2018 di Pippo Mezzapesa il convegno CGIL, CISL e UIL nell’ambito del ciclo di incontri dal titolo “Si chiamerà Futura”
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La prima Barbie esordì nel New York Toy Fair il 9 marzo 1959. Era vestita con un costume da bagno zebrato, la pelle chiara e i capelli neri legati in una lunga coda. Nel primo anno furono vendute ben 350.000.