I legni di Corrado Grifa: la ‘sostenibile leggerezza’ dei vuoti pieni

by Maria Libera Ciociola

L’arte contemporanea si fonde con la storicità ed il patrimonio archeologico di Siponto: le opere lignee dell’artista Corrado Grifa impreziosiscono il sito di Capitanata nella mostra ‘Strati’, visitabile gratuitamente fino a domani 17 ottobre.

Per la prima volta Manfredonia come Polo museale della Puglia – comprendente il Museo di Manfredonia ed il Parco Archeologico di Siponto – prende parte attivamente alla ‘XV Giornata del contemporaneo’ scommettendo sull’insolito connubio materico ligneo e metallico. La basilica in rete metallica di Tresoldi ha donato nuova vita al sito, già di per se importante, di Siponto che ora si imbatte in una nuova avventura aprendo le porte a giovani artisti locali, ad idee sperimentali.

Corrado Grifa, nativo di San Giovanni Rotondo, inizia molto giovane a sentire la necessità di indagare sul significato dell’arte e delle sue possibilità espressive e comunicative; si diploma, infatti, all’Accademia di Belle Arti di Foggia con indirizzo Scultura, dove consegue anche il Master di I° livello in ‘Urban Design’.

Nonostante la giovane età, Grifa vanta al suo attivo numerose mostre personali oltreché collettive in cui esprime, con le sue opere dalle forme astratte, il fine ancestrale della scultura che è quello di possedere il mondo. Il fine primario dell’artista pugliese è di dare risalto alla forma per poi lasciare spazio al racconto, al significato che viene inteso come asservimento della stessa.

Grifa vuol dare una nuova lettura del mondo attraverso la rivalutazione di materiali primordiali, legno e pietra, affinché restino ancora vivi e capaci di effondere sensazioni nuove ed all’avanguardia.

Uno scultore – poeta che fa proprie, con la sua sensibilità, nuove forme che rispecchiano la continua evoluzione della natura secondo il famoso richiamo latino ‘natura naturans’; la pietra ed il legno si fanno leggeri in quella che possiamo definire una ‘sostenibile leggerezza’ dei corpi, dell’esistenza.

Creare dalla semplice materia.

Il lavoro dello scultore Grifa trasuda meditazione e ricerca della spiritualità trascinando il visitatore in una sorta di realtà parallela all’interno del proprio io per portar fuori nuove armonie in simbiosi con lo spazio attorno.

Lo scopo dell’arte scultorea può essere identificato con un ritorno al dialogo, al contatto con il paesaggio in un rapporto di reciproco rispetto che, ad un occhio attento, è scrutato nelle opere stesse.

La mostra ‘Strati’, predisposta presso il Parco archeologico di Siponto presenta opere lignee caratterizzate da insenature e fessure…sono dei ‘vuoti pieni’ potremmo dire che rimandano a quella spiritualità tanto ricercata.

Il talento di Corrado Grifa si coglie e percepisce proprio nella sua capacità di creare un contatto e di svelare ed esplicitare quel filo nascosto che unisce la materia grezza, il territorio e l’anelito esistenziale di ognuno.

La natura diventa protagonista, è la vera autrice dell’arte in tutte le sue espressioni.

Equilibrio, sensibilità e tenacia.

Un mezzo di comunicazione, quello della scultura, che spesso viene sottovalutato ma che porta con se i tratti dell’universalità e che in ognuno si traduce in maniera differente esprimendo personalità individuali.

Stando a ciò che Michelangelo diceva, il suo lavoro era di liberare dal superfluo l’opera che era insita nel marmo e così Grifa si propone di libera l’anima che è dentro la materia nel suo stato iniziale in analogia con il cammino di ognuno di noi ed alla ricerca della perfezione interiore.

Edoardo Tresoldi e Corrado Grifa rappresentano a pieno la tensione delle nuove generazioni di riprendere, nel rispetto, il rapporto con la natura e con le forme ancestrali creando nuove realtà artistiche. Legno, pietra, metallo vengono rivalutati, non più elementi di scarto ma punto focale delle opere contemporanee, al centro della ricerca di sé e e della propria individuale idea di felicità.

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