La persistenza degli opposti, la mostra di Salvador Dalì a Matera

by Maria Libera Ciociola

L’imponente presenza del controverso ed eclettico maestro dell’arte contemporanea Salvador Dalì anima Matera, Città europea della cultura 2019. La mostra ‘La persistenza degli opposti’, inaugurata nel novembre scorso e visitabile fino al 30 novembre 2019, è dislocata in differenti punti del capoluogo lucano: tra gli altri, all’interno dell’antichissimo sito della Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, in Piazza Vittorio Veneto, in Piazza San Francesco d’Assisi.

Ben 200 le opere dell’artista visitabili a Matera che includono grandi sculture, opere minori, dipinti, frasi celebri ed immagini uniche nella loro particolarità.

I visitatori vengono immersi in un vero e proprio viaggio interattivo nel mondo surreale di Dalì che da sempre è considerato un genio nel campo delle arti visive: l’uomo degli opposti, dell’eterno dualismo fra razionale e irrazionale.

I quattro temi scelti per il percorso museale sono il Tempo, gli Involucri, la Religione e le Metamorfosi, elementi che in qualche modo svelano tanto dell’artista e della sua evoluzione nel tempo.

Una mostra che vale la pena visitare, che riesce a riportare in vita il genio di Dalì attraverso la sua visione del mondo, il suo punto di vista sulla realtà mai banale. Opere famosissime alcune come ‘Femme en flammes’, ‘Cabine antropomorphique’, ‘Newton surrealista’, ‘Orologio molle’.

Il tempo daliniano è relativo, è soggettivo, rallenta ed accelera seguendo i moti della nostra anima, una vera e propria ‘paranoia’ per l’artista che scandagliava con criticità maniacale il fluire degli eventi.

Involucro duro e interno molle / psiche e corpo è l’altra costante di Dalì il cui emblema è la lumaca che diventerà il suo animale feticcio; la religione ha giocato poi un ruolo centrale nella vita del maestro a partire dagli anni ‘50 quando iniziò a reinterpretarla attraverso concetti scientifici e giochi spaziali. Diceva, infatti: “Ad un ex surrealista non può capitare niente di più sovversivo che diventare mistico e saper disegnare. Io vivo al momento entrambi questi tipi di forza…la fortissima crisi del misticismo daliniano si fonda essenzialmente sul progresso di particolari scienze della nostra epoca, soprattutto sulla spiritualità metafisica della sostanzialità nella fisica quantistica”.

La mostra ‘La persistenza degli opposti’ è stata posta in essere dalla Dalì Universe che è una società specializzata in Salvador Dalí possedendo una delle più grandi collezioni private di opere d’arte dell’artista al mondo. Beniamino Levi, mercante d’arte e collezionista italiano che ha lavorato con Dalí negli anni ‘60, gestisce questa importante società; Levi ha iniziato a collezionare le opere dell’artista nel 1955.

Sculture in bronzo, mobili surrealisti, oggetti in oro, sculture in vetro, grafiche autografe, gouache e molte altre opere d’arte di Salvador Dalí che la Dalì Universe può vantare al suo attivo.

La straordinarietà dell’esposizione e la sua unicità è sicuramente dovuta anche alla location in cui si è deciso di allestirla: si tratta del complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci che è un sito plurimillenario. La Chiesa di Madonna delle Virtù risale addirittura al XII secolo e rientra in quelle che sono le chiese rupestri del territorio materano contraddistinguendosi per la loro ‘architettura in negativo’, essendo ricavate dalla roccia calcarenitica lucana.
Le opere esposte sono tutte originali e certificate, alcune modellate dallo stesso Salvador Dalì mentre altre sono state foggiate utilizzando un calco in cera creato dallo stesso genio quando egli era ancora in vita.

Un evento che catalizza l’attenzione anche dei meno appassionati riuscendo a risvegliare le emozioni più recondite e lasciando spogli dinnanzi alle onnipresenti domande esistenziali dell’uomo circondati dall’affascinante e selvaggio paesaggio materano.

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