Libri sotto l’Albero: i consigli di Chiara Gamberale, utili per regali ad adulti e bambini

by Michela Conoscitore

Siete alle prese con dei regali libreschi last-minute anche per il dopo zona rossa? Allora potrebbero esservi di supporto i consigli che la scrittrice Chiara Gamberale ha dato a chi si è connesso per assistere all’ultimo appuntamento su Facebook degli Incontri d’Autore organizzati dalla libreria di Bisceglie, Vecchie Segherie Mastrototaro. La rassegna è iniziata con Gianrico Carofiglio, lo scorso 8 dicembre, e ha visto collegarsi nel corso di queste settimane numerosi scrittori amati dal pubblico che hanno elargito i loro consigli letterari e condiviso i propri libri preferiti.

La diretta è iniziata con il ricordare la donazione fatta dalla scrittrice romana al Policlinico di Bari, proprio con la complicità della libreria Vecchie Segherie Mastrototaro: Gamberale ha regalato duecento libri per costituire una biblioteca per il reparto Covid dell’ospedale: una volta superata la fase più critica della malattia, i malati sono costretti a prolungare la degenza, solitaria, per superare al meglio il Covid. I libri terranno quindi compagnia ai pazienti, questo perché la scrittrice voleva aiutare in qualche modo gli operatori sanitari. Questo ‘dialogo’ col Policlinico barese è nato grazie ad un commento, lo scorso marzo, sulla pagina social della scrittrice da parte di un medico rianimatore del nosocomio, Dafne Pisani.

Questi i consigli di Chiara Gamberale, utili per regali ad adulti e bambini:

Beatrice Alemagna, Mio amore (TopiPittori, pp. 28, 18€)

Se siete innamorati, regalate assolutamente alla persona che amate questo libro”, ha consigliato la scrittrice, “il protagonista della storia è uno strano essere, e tutti quelli che lo incontrano hanno voglia di classificarlo. Fin quando non arriva un’altra creatura simile a lui che non prova a classificarlo o a chiedergli cos’è, ma semplicemente gli risponde: no, sei il mio amore. Così succede quando ci si innamora. Gli altri provano sempre a classificarci, ma poi arriva il momento in cui possiamo essere noi, con la persona che amiamo, col terrore e la meraviglia che questo accada.

J.K.Rowling, L’Ickabog (Salani, pp. 320, 19,80€)

Prima o poi dovranno darle il Nobel”, ha esordito così Gamberale presentando il nuovo libro della scrittrice britannica, mamma di Harry Potter, “la storia vede protagonista l’Ickabog, questo mostro che viene combattuto da un re che, probabilmente, è più mostruoso del mostro. E mentre la storia procede ecco che Rowling, proprio come solo i grandi scrittori sanno fare, seppur ti abbia portato in un mondo altro ti fa comprendere che quel che sta narrando ha molto in comune con la tua di storia: cambiare, comporta sempre una rinascenza”, prosegue a dire la scrittrice, “e cambiare, ce l’ha insegnato questo anno, è vitale se la vita ce lo chiede, e non possiamo tirarci indietro. È la stessa paura, quella che abbiamo per i cambiamenti, che proviamo al momento della nascita. Non a caso veniamo al mondo urlando e piangendo.

Nikos Kazantzakis, Odissea (Crocetti, pp. 832, 35€)

Sempre a proposito di Nobel”, continua la scrittrice, “quando Albert Camus lo vinse, sentì la necessità di scrivere un bigliettino ad uno scrittore greco, Nikos Kazantzakis, autore di Zorba il greco, che per tredici anni e mezzo si è dedicato all’impresa di una vita: in ventiquattro canti, numero che corrisponde non soltanto ai poemi omerici ma anche alle lettere dell’alfabeto greco, ha raccontato quel che succede ad Ulisse una volta che l’Odissea finisce. Quindi, è un grande poema sull’inquietudine dell’uomo contemporaneo, il cui senso è sempre quello di vivere e morire valorosamente senza nessun compromesso. Ulisse incarna l’impossibilità di stare fermi. Credo che più che mai, in questi strani tempi, Ulisse possa fungere per noi da medicina omeopatica. Lui avrebbe sofferto moltissimo se avesse vissuto il lockdown, ce lo riusciamo ad immaginare a casa con Penelope e Telemaco? Comunque, questo è un bellissimo libro da regalare.

Fréderic Pajac, Manifesto incerto (L’Orma, pp. 192, 28€)

L’autore è un Ulisse contemporaneo”, racconta Gamberale, “ha iniziato a studiare all’Accademia di Belle Arti, ma si è stancato presto e ha fatto una serie di lavori come il macellaio o lo spazzino, arrivando addirittura a mendicare per strada perché voleva assolutamente realizzare l’opera che aveva in mente, ovvero quella di cui stiamo parlando: intreccia la sua biografia a personaggi del Novecento, la cui opera non può essere divisa dalla biografia, tra i tanti Walter Benjamin e Samuel Beckett. Questo è il primo volume della sua opera.

H. G. Wells, Gli amici appassionati (Elliot, pp. 288, 19,50€)

Nabokov definisce questo libro un capolavoro ingiustamente non considerato: narra la storia di un amore troppo grande per essere vissuto sulla Terra. I protagonisti si amano talmente tanto, che lei decide di sposare un altro”, questo perché il sentimento, poi, avrebbe incontrato la quotidianità e la ripetitività della vita insieme.

Domenico Dara, Malinverno (Feltrinelli, pp. 336, 18 €)

“Chi invece dell’amore ha paura è il protagonista del romanzo di Domenico Dara, Malinverno”, conclude Gamberale con il suo ultimo libro da consigliare, “io questo libro l’ho amato incondizionatamente: Domenico Dara è un narratore straordinario, per me è il Garcia Marquez italiano. Porta il lettore in questo paese, di un sud Italia non ben identificato, qui c’è una grande cartiera e un grande maceratoio, quindi i libri nascono e muoiono. Tutti gli abitanti oltre ad essere involontariamente colti, perché nell’aria volano tantissime pagine di libri, hanno nomi letterari come Madame Bovary, Astolfo, nomi di cui non conoscono nemmeno il peso e la sostanza. Malinverno è il bibliotecario, lui i libri li conserva. Ad un certo punto, gli chiedono di fare il custode del cimitero, lui ha timore verso questo nuovo incarico, in realtà è spaventato da tutto, soprattutto dall’amore che secondo me è l’esperienza che ci ricorda che siamo in vita. Eppure, tra le tombe del cimitero di Pimpinara vivrà una storia d’amore all’altezza delle sue paure e dei suoi desideri.”

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