Prometeo incatenato a Lesina, torna in scena il teatro situazionista di Dada Lupe

by Fabrizio Stagnani

Lesina va in scena. Non più nei panni di performer questa volta, bensì di Direttrice artistica, una vecchia conoscenza delle nostre pagine, Dada Lupe. Già incontrata sul palco da protagonista dello spettacolo “Pe l’acqua e la funtana”, ora coordina la programmazione della rassegna culturale “Ennesimi Teatri”.

Tre le realtà a supporto del progetto, tutte lesinesi, l’Associazione Culturale femminile Voltalacarta, nata nel 2007, e due associazioni di promozione sociale, Mentelocale e Incanto.

Luogo dell’exploit artistico, il purtroppo ancora poco noto, LUBS, il Laboratorio Urbano Bollenti Spiriti. Sito in Piazza Venezia a Lesina, ripreso in gestione nel settembre del 2017 da quattordici addetti al settore culturale del territorio, dopo alcuni anni l’essere caduto nel dimenticatoio, vanta la caratteristica di essere uno spazio polifunzionale atto ad ospitare mostre così come spettacoli.

Domenica 24 febbraio 2019 il primo appuntamento della rassegna porta il titolo  “Prometeo” di e con Donato Emar Laborante, il sessantacinquenne sceso dalla murgia altamurana per affascinare con la sua interpretazione il pubblico bagnato dal Lago di Lesina e non solo.

Teatro situazionista, più che uno spettacolo teatrale canonico, d’altronde dalle scelte di Dada Lupe certo non ci si poteva aspettare un qualcosa di standard. Il perno del discorso il mito di Prometeo. Un titano, pronipote di Gea, donna cosmogonica che creò la terra. A lui ed al fratello, Epimeteo, fu dato il compito dalla madre di dare agli animali tutto il necessario per vivere. Epimeteo diede loro il coraggio e la forza, in seguito donò anche piumaggi e pellicce, accortosi di non aver più cosa scegliere coinvolse Prometeo per completare l’opera e riuscire a distinguerli dagli umani. Il quale si accorse che questi ultimi avevano freddo nell’animo. A seguito di questa constatazione decise di accenderglielo con una scintilla del fuoco della conoscenza, insegnando loro a camminare eretti, preparandoli a fare squadra, a porre attenzione. Zeus venuto a sapere tutto questo, furioso perché il fuoco dell’Olimpo era stato sottratto senza autorizzazione, fece incatenare Prometeo nudo su di un monte nel Caucaso. Supplizio aggravato, narra il mito, dalle beccate quotidiane di un’aquila al suo fegato. 

Donato Laborante, che sulla carta d’identità accanto alla voce professione ha scritto cantastorie, per narrare questo, sfonda la quarta parete della scena e coinvolge direttamente il pubblico in una lezione partecipata, fra la sua interpretazione e le proiezioni dei quadri firmati dai più noti pittori che hanno immortalato nei secoli il mito. Pronto a ricevere consensi o meno alle sue riflessioni. “Ha voluto emozionare – sottolinea Dada Lupe – con il suo giudizio critico. Fra le righe l’attualizzazione di questo mito che parla di umanità, di conoscenza, di coscienza. Il fegato è anche l’organo atto alla rigenerazione, un’altra metafora, ecco perché così preso di mira dalla vessazione.”

Per il secondo appuntamento e quelli a seguire della Rassegna Ennesimi Teatri resta ancora tutto secretato. La promessa è quella di diffondere e promuovere il circuito dell’autoproduzione italiana in ambito teatrale. “Intersecarsi fra ennesimi” l’obbiettivo, liberi dai circuiti culturali standard, realizzando con il pubblico. “Un teatro che sperimenta i linguaggi e sa inventare immagini nuove. E sa fare poesia. Un teatro che riesca a risvegliare questa terra scossa dalle molteplici forme di Apocalisse che viviamo o che abbiamo la percezione di vivere.” Ricorda Dada Lupe in un suo post lanciato sui social network: “Rispose Anam il senza nome alla domanda: chi salverà il mondo? ‘Il mondo potrà salvarlo solo una congiura di poeti.’” Quindi spazio a profeti, poeti, giullari e musicisti.

E conclude: “Risvegliamo le nostre radici e lasciamoci accarezzare le foglie dai venti di stagione! Saremo alberi e vento in questa Prima-Vera. POLLINE, api e respiri a impatto zero.”

Per saperne di più contattare il 3756124837, o scrivere alla casella di posta elettronica ennesimoteatrino@gmail.com

Fabrizio Stagnani

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