«Non possiamo immaginare diritti che non siano dedicati e declinati sia per gli abitanti che per lo spazio abitato». Il Pianeta al centro del Bari International Gender Film Festival

by Angela M. Lomoro

Analizzare il «Pianeta» in cui viviamo, per provare a realizzare un dialogo tra le diverse geografie. È l’obiettivo del Bari International Gender Film Festival, il festival del cinema e delle arti performative della città di Bari, dedicato alle differenze di genere, all’identità e agli orientamenti sessuali, che quest’anno si svolgerà interamente online, dal 4 al 12 dicembre, sulla piattaforma MYmovies.it.

Il ricco programma, presentato in una conferenza stampa online, propone sedici proiezioni, tra lungometraggi, corti e documentari (molti dei quali pluripremiati in diversi festival internazionali), e poi performance di danza e teatro, conferenze e mostre d’arte per raccontare differenti realtà sociopolitiche esistenti al mondo, con un’attenzione particolare alla sensibilizzazione e al rispetto delle diversità sessuali, etniche e sociali.

Il Pianeta è il grande protagonista del Festival insieme all’emergenza e alla cura, temi che saranno analizzati in ottica “intersezionale”, cioè nella stretta relazione che essi sono capaci di costruire con biodiversità, ecologia, salvaguardia ambientale e animale, solidarietà umana, decolonizzazione dei saperi, discriminazione etnica, immigrazione, accesso alle cure.

«Il nostro è un approccio intersezionale», spiega Tita Tummillo, direttrice artistica di BIG Film Festival. «Il Pianeta è fatto di relazioni tra i corpi che lo vivono e la natura, quindi il rispetto tra i corpi ricade anche sulla Natura. Questo è un discorso globale integrato, non possiamo immaginare diritti che non siano dedicati e declinati sia per gli abitanti che per lo spazio abitato».

Pianeta, emergenza e cura, analizzati e raccontati attraverso la cultura e il cinema internazionale, per fare in modo che le tematiche sul rispetto delle differenze possano estendersi senza confini.

«L’emergenza per noi è assenza di cura, nei confronti degli altri, delle persone svantaggiate e nei confronti dell’ambiente», aggiunge Miki Gorizia, direttore artistico. «Nel mondo globalizzato che viviamo, turbocapitalista, è passata in secondo piano l’attenzione nei confronti degli altri e nei confronti delle tematiche ambientali. Il rapporto individuo-ambiente è stato fortemente compromesso».

Anche per questo, per salvare il #PianteaBig il festival ha lanciato quest’anno una campagna di crowdfunding, che si può sostenere al seguente link: sostieni.link/26630.

«Sono fiero di vedere, attraverso l’opera del Bari international Gender Film Festival, la modalità con cui si risponde alla crisi della pandemia. Lanciandosi nelle sfide che offre l’innovazione. Il valore fondante che questo festival lancia, quest’anno, è che il “Pianeta” Big atterra tra noi, sottolineando il valore della comunità. E per uno come me molto attento alle parole, la “comunità” è qualcosa che dobbiamo ricostruire», commenta il neoassessore al Turismo e alla Cultura della Regione Puglia, Massimo Bray.

Dunque innovazione, sfide della modernità e cultura come faro per far luce sui tanti temi che animano il nostro tempo.

«Il BIG rappresenta una battaglia per il progresso e la tutela dei diritti, all’ordine del giorno dovunque – spiega Ines Pierucci, assessore alle Politiche Culturali e Turistiche del Comune di Bari – Iniziative culturali come queste ci insegnano a superare gli stereotipi di genere, ma anche a riflettere su tanti temi che investono il nostro pianeta, dall’ambiente alla salvaguardia delle nostre vite».

Il Bari International Film Festival BIG è promosso e organizzato dalla Cooperativa AL.I.C.E. (Area Arti Espressive) e realizzato con il sostegno di Regione Puglia e Comune di Bari in collaborazione con una rete pubblica e privata tra cui Teatro Pubblico Pugliese e Apulia Film Commission.

In questo articolo abbiamo segnalato i principali appuntamenti in calendario. Il programma completo è disponibile sul sito del festival: www.bigff.it

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