Cosa fa Mario Bolivar se gli annullano tutti gli eventi in programma? Prende la bicicletta e pedala da Leuca a Lesina

by Fabrizio Stagnani

Al giornalista enogastronomico e scrittore, di Bari, ci tiene a precisarlo … quartier Carrassi, causa Covid19 sono saltati ben oltre dodici iniziative da lui organizzate sul territorio pugliese in calendario per questa estate. “Alle brutture bisogna rispondere con entusiasmo!”, afferma, e quindi giù a stilare il percorso che lo porterà in due ruote da Leuca a Lesina, che zigzagando tra un paese ed un’area naturale non sarà più breve di quattrocento chilometri. A percorrerli sembra necessiterà non meno di quattordici giorni. 

Chi ha già avuto la fortuna di conoscerlo sa che solitamente si attornia di altri simpatici ceffi atti a dire o a fare la loro in una cantina, dietro dei fornelli o beatamente accomodati ad un desco con forchetta e coltello in mano. Nominando i più assidui e consolidati nella banda, Gianvito Matarrese, lo chef del Ristorante EVO, Nico Andrisani, il suo “grande padre materano” ed il videomaker Luca Desiderato. Anche loro ci saranno con Bolivar per il suo tour in bicicletta, ma da casa. Sostegno massimo, per logistica e tutto il resto che servirà, ma di sudare non se ne parla a questo giro. “La fatica si chiama cocozza e non gli ingozza!”, sentenzia sarcastico il ciclista facendo mente locale su tutte le tappe che lo aspettano. 

Si parte il 13 luglio dalla punta più estrema del tacco d’Italia, Leuca, subito a Otranto, nell’interno a Maglie e dritto a Lecce, verso il fronte ionico a Porto Cesareo, un sorso di vino a Manduria poi Taranto, di filato sino a Martina Franca, prima tappa insieme agli amici del Wwf, con l’Organizzazione Aggregata di Brindisi, nella Riserva Naturale Torre Guaceto, imperdibile Alberobello, a seguire Gioia del Colle…forse per un altro squiccio, come tagliare fuori Polignano a Mare, sosta nel capoluogo di Regione, dove Mario incontrerà chi firmerà queste parole, incaricato alla presidenza del Wwf Levante Adriatico e delegato per la Puglia del Wwf Young Italy, in chiusura le salite verso le Murge, a riscendere verso Trani e le ultime due fatiche con traguardo a Margherita di Savoia e Lesina. 

Gli obiettivi fare esperienza personale, andando a conoscere zone fino ad ora a lui non flaggate sulla cartina, promuovere il turismo slow, non di massa, nella nostra Puglia ed andare a realizzare il suo primo docu trip. Tutto sarà registrato dalle go-pro installate sull’attrezzatura e filmato dai sui cari amici. 

Come si riesce a tirar su un’impresa del genere? Non avendo percepito, pur se richiesti, contributi alle amministrazioni. Qualche sponsor, tanto allenamento e fiducia nel prossimo per l’ospitalità. Acqua Orsini, il Consorzio di tutela del Primitivo e gli allevatori di ostriche della Normandia nel Lago di Lesina. Sponsor tecnico, a fornirgli la bici ibrida che lo guiderà lungo questi quattrocento chilometri e passa, per rendere il tutto sempre più “glocal”, il Superbike Store con sede permanente nel Quartier Carrassi di Bari.

Mario Bolivar e Fabrizio Stagnani

Fra le associazioni Slow Food e non dimentichiamo il Wwf Puglia che ha consigliato ed indicato tutte le mete naturalistiche da visitare sul territorio. Si parlava di allenamento, il buon Bolivar, che non nega che per qualche tratto potrà approfittare di passaggi garantiti da qualche littorina di provincia, è andato a spolverare ed ingrassare la buona e vecchia cyclette in piombo (si ipotizza!) della nonna e ora vanta tutto orgoglioso una evidente panocchietta sul polpaccio.

A chi è stato fanatico del cartone animato Dragon Ball, lui dice che allenarsi su quel trabiccolo è stato come vestire la pesantissima cotta di maglia usata da Goku nella Stanza dello Spirito e del Tempo, “Ora pedalare per strada sarà uno scherzo…credo!”. Se ce ne volesse ancora, il bello viene sulla questione dell’ospitalità.

Bici, non pochi bagagli ed il Bolivar, dove si andranno a riparare a sera? A casa di chi vorrà dare loro asilo. Una sfida nella sfida. Non basta ancora. Ad ogni ospite verrà chiesto un oggetto da andare a consegnare come dono al successivo, creando così una collana di gentilezza che vestirà la nostra Puglia.

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