Accademia di Belle Arti, gli investimenti di Bari e Lecce. E Foggia resta a guardare, priva di spazi

by Antonella Soccio

Accademie di Belle Arti pugliesi in cerca di spazi. Lo studio Isolarchitetti di Torino, guidato da Aimaro Isola e dal figlio Saverio, curerà la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva per i lavori di realizzazione della nuova sede dell’istituzione di alta formazione barese all’interno dell’area dell’ex Caserma Rossani, nell’ambito del “Patto per lo sviluppo Città Metropolitana di Bari”.

L’intervento interesserà i tre edifici della ex Caserma, sottoposti a vincolo di tutela, nella zona compresa tra corso Benedetto Croce, via Giulio Petroni e via Gargasole.

Una superficie netta di mq 8.420. Tra le finalità generali degli interventi ci sono la salvaguardia dell’interesse culturale del complesso degli edifici della ex Caserma da garantire attraverso la conformità delle soluzioni progettuali al contesto esistente e le scelte, estetiche e di assetto architettonico, volte ad una chiara identificazione della futura funzione universitaria.

Sarà inaugurato invece a settembre il nuovo spazio nel Polo delle Arti e delle Cultura di Galignano della sede distaccata dell’Accademia di Belle Arti di Lecce. Partendo dal recupero delle aree periferiche e dai siti di interesse artistico, il Comune di San Donato punta a diventare il motore dello sviluppo culturale dell’arte contemporanea nel Salento.

Unica eccezione in questo panorama di investimenti e di grossa attenzione ai linguaggi multimediali e al recupero dei beni architettonici è il Comune di Foggia, che vanta però l’Accademia di Belle Arti con più corsi e più iscritti. Non solo l’Accademia foggiana non è riuscita ad avere l’ex Caserma Oddone, ancora occupata dalle famiglie dell’emergenza abitativa, ma in questi anni le è stata sottratta anche la Pinacoteca ‘900, che diverrà presto Community Library e dovrebbe essere aperta alle necessità delle scuole per il rientro post Covid, secondo quanto illustrato a Cerignola dalla Ministra Lucia Azzolina.

I docenti dell’Accademia sono molto preoccupati, già prima della pandemia la carenza di aule e degli spazi nel palazzo storico di Corso Garibaldi aveva creato non pochi problemi con l’organizzazione delle lezioni e degli esami.

Se a Bari era nell’aria il trasferimento, per la riqualificazione di tutta la zona della ex caserma Rossani, quella di Lecce appare una scelta rivoluzionaria, capace di creare un vero e proprio campus artistico. Con la realizzazione della nuova caserma Rossani, tutti i disagi dell’istituzione barese saranno in un colpo azzerati. Forse non ci sarà neanche più bisogno della sede di Mola.

“La cosa che mi fa strano è che noi continuiamo ad essere la prima Accademia di Belle Arti in Puglia, perché anche quest’anno abbiamo avuto il maggior numero di iscritti, abbiamo migliorato la nostra offerta formativa, abbiamo inserito il corso di Cinema, abbiamo inserito il triennio di Fumetto. C’è una forte attratività, però constatiamo un disinteresse da parte delle istituzioni”, osserva a bonculture il professore, artista e curatore Antonino Foti.

L’Accademia di Belle Arti foggiana chiede almeno i locali dove oggi ci sono le commissioni consiliari, ossia l’ala annessa al palazzo. Spazi del tutto vitali per i ragazzi e le ragazze, soprattutto col Covid, che necessita il distanziamento sociale.

Tanti artisti lamentano anche la scarsa voglia da parte dell’amministrazione di collaborare con i giovani studenti, laddove invece a Lecce il sindaco Salvemini sta puntando tutto sull’arte e sulla contaminazione dei linguaggi. Manca la visibilità per le discipline artistiche nei vari cartelloni culturali cittadini, sempre centrati sul teatro, sulla musica e sull’intrattenimento pop.

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