Rivisto con lo sguardo di oggi, sopiti gli entusiasmi per l’argomento storico, emerge completamente il dramma umano di ogni protagonista che vive nel proprio mondo fatto di cristallo, in cui la minima scossa può essere fatale. Goodbye Lenin è una pellicola in cui ognuno deve accettare i cambiamenti, non solo politici, ma anche personali, ma è anche un film sull’amore, su quello che siamo disposti a fare per il bene di chi amiamo.
Giuseppe Procino
Giuseppe Procino
Ha studiato cinema e comunicazione. Non vede film che abbiano fatto più di 12 spettatori. È coinvolto in 3000 progetti e rischia l’esaurimento nervoso.
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Film
Ventitrè anni e una vita spezzata, il documentario su Santa Scorese che ha vinto la Festa del Cinema di Roma
Era nell’aria dopo le reazioni lusinghiere della stampa e i tre minuti di applausi che hanno salutato la proiezione, per chi c’era, un momento di pathos indescrivibile.
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Sempre coraggiosa ma mai volgare, la sua opera ha reso Agnès Varda un’icona assoluta di intelligenza, stile e talento.
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Film
America, il bellissimo documentario di Giacomo Abbruzzese sulla ricerca e il senso di appartenenza
La storia di un uomo in perenne fuga dal proprio dolore alla ricerca di una serenità negata, finisce per essere anche la storia di un’evoluzione sociale, in cui si dispiegano svariati spunti di riflessione.
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La vera innovazione di questa nuova pagina targata Dc Comics sta nella scelta del ritmo crescente e nell’identificazione con un genere inusuale. Joker non è un action movie fantastico ma è a tutti gli effetti un film drammatico con incursioni nel poliziesco a tinte psicologiche
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Un documento quasi etnografico in cui ogni personaggio è, come lo definisce la stessa regista, un archivio “per archeologi e sociologi dell’anno 2975” ed effettivamente, visto a distanza di quasi quarantacinque anni, acquista maggiore efficacia soprattutto nella trasformazione in oggetto nostalgico.
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I film di Almodovar diventano opere enciclopediche della cultura pop, in cui convergono tutte le influenze e le suggestioni che hanno formato l’autore. Sono anche (spesso) storie sull’amicizia, sui sentimenti e sull’importanza degli affetti. Ancora una volta nessuno è realmente solo.
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Almodovar è un genio della narrazione, un dissacratore sensibile e attento agli ultimi, agli incompresi, su tutti le figure femminili, vittime di una società machista e che nel suo cinema diventano eroine, alzano la testa e reagiscono.
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Non è un caso che il festival sia nato nella Masseria Carmine dove, nel 2010, 600 capi fra ovini e bovini, furono abbattuti a causa della diossina e che la mascotte di questo festival sia appunto una pecora.
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Il festival si incastra nella fittissima programmazione musicale estiva della nostra regione, fatta di semplici concerti, rassegne, festival che accontentano tutti i palati. È il caso di dirlo: Mai come in estate, è bellissimo essere Pugliesi.