oggibonsi è una città che è rimasta per molto tempo schiacciata dalla presenza di città molto importanti come Firenze e Siena, anche a causa della sua identità storica perduta con i bombardamenti del 1944 che l’hanno distrutta per il 75% (una storia che può in qualche modo ricordare quella di Foggia).
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Nessuno come Boldini ha saputo dipingere meglio la moda delle gran dame parigine e della borghesia emergente degli anni dell’Impressionismo
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Venne definita la fotografa dei freaks, la fotografa dei mostri, per quell’attenzione particolare agli “aristocratici della sofferenza” come li definiva lei, gli ultimi, i clochard, i circensi, le transgender e i malati mentali.
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Jean Luc Godard diceva “Non importa da dove prendi quello che prendi, ma dove lo porti”.…
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La malinconia, la minaccia, la solidarietà, la sofferenza, l’amore, la solitudine. Ci sono tutte queste emozioni in Blackout, ci sono i luoghi e le persone che non hanno una collocazione nell”arredo contemporaneo”, nel “pensiero binario dei dispositivi elettronici”, nel “lusso ghettizzato”, per dirla con le parole di Bruno Le Dantec.
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I dieci disegni originali appartenenti al Codice Atlantico ed esposti alle Scuderie del Quirinale sono infatti messi in relazione con prototipi, manoscritti, disegni e documenti realizzati dai suoi contemporanei e vanno a formare un serrato confronto tra l’opera del genio leonardesco e il contesto in cui egli operava, ponendo particolare attenzione alle tematiche più dibattute in quegli anni
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Dialoghi di Archeologia: Il MarTa e le connessioni con la comunità tarantina
by Sara Fasciaby Sara FasciaIl MarTa conta 8mila meri quadri di spazi e attualmente si sta lavorando a una parete tattile con la digitalizzazione di 40mila reperti, agevolandone così la fruizione e rendendo meno farraginoso lo schema di catalogazione. Questo grande progetto renderà il MArTA il primo Museo in open data
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Curata da Flaminia Gennari Santori in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation di New York, questa mostra rappresenta la prima volta in cui le opere del fotografo statunitense vengono contestualizzate all’interno di una collezione permanente del Settecento.
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La mostra-installazione, realizzata sulla scia dell’originaria americana, espone a Foggia e Milano gli abiti delle donne vittime di violenze e di molestie sessuali
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Archeologia condivisa e Fence Revolution: il caso Vignale di Piombino
by Sara Fasciaby Sara FasciaAd inaugurare il primo incontro del II ciclo dei Dialoghi di Archeologia, al Museo Civico di Foggia ieri pomeriggio, è stato Enrico Zanini, docente di Metodologia della ricerca archeologica presso l’Università degli Studi di Siena