L’artista Concetta di Stefano nel ricordo di Miguel Gomez e di chi l’ha amata

by Teresa Rauzino

Il 13 febbraio 2020, nell’aula consiliare del palazzo municipale di Vico del Gargano è stata inaugurata dal sindaco Michele Sementino la mostra di pittura in memoria di Concetta Di Stefano, artista vichese di grande talento, scomparsa prematuramente all’inizio di gennaio, capace nella sua vita breve e intensa di fare apprezzare le proprie opere anche a critici di livello internazionale.

L’idea della mostra è nata per celebrare il valore artistico di Concetta, ma anche la sua passione nel farsi promotrice di messaggi positivi nella sua vita sportiva (amava molto la pallavolo) e nelle sue opere. La sua arte mai banale è diventata per tutti i vichesi un riferimento di grande suggestione che l’Amministrazione comunale ha voluto consegnare a un pubblico più ampio durante la festa di San Valentino, per evidenziare il valore della cultura, che diventa testimonianza d’amore per la propria terra.

Il giornalista Michele Angelicchio ha ricordato Concetta di Stefano come una persona speciale, davvero speciale, che ha lasciato segni profondi e un immenso vuoto in tutti coloro che l’hanno conosciuta per la straordinaria carica di vitalità. “In questa sala– ricorda Angelicchio- abbiamo conosciuto, scoperto quasi per caso, esattamente due anni fa, nel corso della sua Prima Mostra Personale (Image), oltre che il suo talento, il suo mondo vero. La sua vita è stata un passaggio veloce, rapido, come il passaggio delle comete, ma come una cometa la sua scia ha illuminato tutto il percorso. Attraverso la cultura, Concetta ci ha fatto conoscere nel profondo le sue opere, il modo, tutto suo, di interpretare la bellezza, l’amore, le passioni, le gioie e i dolori, la sua religiosità. I volti che ci ha lasciato Concetta non si fermano agli occhi, al guardare, ma ci comunicano un messaggio profondo, Ci permettono di ricordarla per quello che era dentro. Lei resta in mezzo a noi con questi dipinti, con questi stupendi volti che non scorderemo mai e resteranno per sempre impressi nel nostro cuore e nella nostra mente”.

Angelicchio saluta un ospite che ha conosciuto Concetta di Stefano più da vicino, che l’ha scoperta artisticamente e l’ha portata al successo: il Maestro Miguel Gomez (direttore Artistico di Bibart Biennale Internazionale di Bari e area Metropolitana) che ha ricordato così l’artista vichese:

“Per me è difficile partecipare a questa mostra, senza Concetta. Il tempo che è passato è brevissimo e guardando le diverse opere qui esposte, ricordo che per alcune abbiamo anche litigato. Un po’ testarda lo era, Concetta, ma in senso positivo, poi comprendeva quello che volevo comunicarle con la mia critica e riusciva a portarlo sulla tela.

Concetta aveva umiltà, anzi era una delle artiste più umili che io ho conosciuto nella mia lunga esperienza. Quando ha partecipato a delle mostre internazionali, ed ero io l’organizzatore o stavo in giuria, lei non ha mai chiesto nulla, a differenza di altri. Non voleva condizionarmi. Sono stato sempre libero nelle mie scelte e, pian piano, nel giro degli anni, Concetta ce l’ha fatta da sola a raggiungere la meta che si era prefissa. Io dovevo essere rigorosamente super partes, ma fui veramente felice quando vidi che, nei fogli dei conteggi delle preferenze dei giurati dell’ultimo concorso “Notti sacre 2019”, c’era Concetta che andava avanti. La giuria decretò la vittoria di una sua bellissima opera, in mostra qui, stasera. Certo che fa specie guardarla ora: questa bambina che fluttua, cammina in un fondale marino, chiaramente, col senno di poi, è un’opera che lascia tante domande aperte… È una di quelle opere cui Concetta teneva tantissimo.

C’erano progetti da realizzare con Concetta che resteranno fermi, ma a maggio ci sarà una mostra importante a Bari, stiamo selezionando 15 artisti italiani che si confronteranno con 15 mediorientali e chiederò alla famiglia di Concetta alcune opere da esporre. Non lo sto dicendo perché lei non c’è più, questo passaggio era già in previsione, perché comunque ha vinto “Notti sacre 2019”, un concorso internazionale. Non è prevista soltanto la mostra a maggio, le opere dei vincitori delle varie sezioni hanno diritto ad essere esposte a Bari, vedremo il periodo adatto, per rispettare, oltre che il regolamento, una persona che è stata di una sensibilità incredibile. Ricordo Concetta all’inizio del nostro “contatto virtuale”, mi inviò una delle prime opere abbozzata ed io dissi: “C’è da lavorarci tanto!”. A Bari abbiamo una scuola d’arte vera e propria, facciamo residenze internazionali come in altre parti d’Europa. Concetta è stata un caso particolare. Io, sì, sono stato il suo Maestro, però non sono mai stato accanto a lei con i pennelli, le tempere, in presenza. Tutto è avvenuto attraverso questa macchina incredibile del web, che per tanti versi è devastante, per altrettanti è uno strumento incredibile che avvicina chi ha gli stessi interessi e vive lontano. Una scuola virtuale a distanza, e lei ha avuto la capacità incredibile, attraverso le parole, e non è semplice, di capire ciò che gli spiegavo di fare sulle tele: i colori, le proporzioni. Attività che si fanno in presenza. Devo dire che c’è riuscita benissimo. E’ la prima volta che mi è successa una cosa del genere, ed è per me motivo di grande orgoglio, relativo: non ero io bravo, ma era Concetta che riusciva a interpretare e a riportare benissimo sulla tela quanto le insegnavo. Mi meravigliavo della bellezza della sua famiglia, di cui Concetta mi raccontava spesso, e che in tutti i modi lei privilegiava. Prima veniva la famiglia, poi venivano gli hobby. Ma tutti i ritagli di tempo, piccoli o grandi, li dedicava all’Arte. Cosa dire delle capacità artistiche di Concetta?. La sua Tecnica è già di per sé importante, notevole. È un’artista con la A maiuscola, ma l’Arte non è solo tecnicismo, la cosa davvero più importante è sapersi emozionare, saper dipingere un’opera non perché la si deve fare per forza, ma perché la senti dentro. Ogni dipinto di Concetta ha un significato, una sua storia, una sua sofferenza. Pur nella diversità delle opere, c’è un unico messaggio, un messaggio di bellezza, un messaggio d’amore. Le espressioni, gli occhi, le posizioni, le immagini. Non ultima, la sua forte fede. cui lei si aggrappava nei momenti di sconforto per non perdere la speranza. Altre parole non se ne possono dire. La mia non è una presentazione artistica, ma profondamente umana. Il ricordo di una persona che non dimenticherò mai”.

“E’ arte suprema del Maestro, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza” scriveva Einstein. E Gomez è stato certamente un grande Maestro per Concetta di Stefano, che il 23 febbraio 2018 copincollava con orgoglio nella sua pagina FB una recensione firmata Miguel Gomez: “L’arte di Concetta di Stefano la definisco “l’Arte del cuore”, Concetta è un’artista autodidatta, caparbia, con capacità espressive e tecniche in perenne evoluzione. E’ un artista che seguo con interesse e che sono certo raggiungerà dei buoni traguardi. La sua sensibilità nella pittura è una necessità emotiva, è la sua valvola di sfogo sul modo di sentire le cose. Il suo operato artistico è un messaggio di amore, di curiosità e di indagine sui sentimenti. I lavori di Concetta di Stefano sono la trascrizione della sua interiorità, una proclamazione dell’esistenza. L’artista si affida al suo intuito emozionale per le sue creatività, trasmettendo in esse tutto il fascino sentimentale che le appartiene. Guardando le sue opere si scopre il dolore, la sensualità, la sua profonda religiosità, un artista che è in costante tumulto, i suoi dipinti sono figurativi ed osservandoli si comprende quanto l’arte sia la proiezione della sua ricerca che passa attraverso l’inquietudine che altro non è che il magma interiore che cerca la sua via di uscita nell’arte. Questa è la forza dell’Artista Concetta di Stefano, quel bisogno, quel motivo che la spinge verso l’Arte in modo quasi “compulsivo” e “ossessivo”. Arte come necessità di dialogo vicino che vuol vedere dentro sé stessa”.

Gomez ha donato alla famiglia un suo ritratto di Concetta. “Non è stato facile farlo, dipingere con colori luminosi e tanta tristezza nel cuore…” risponde a Lidia di Stefano che su FB lo ringrazia a nome di tutti.

Emozionante è stato ascoltare una poesia in vernacolo dedicata a Concetta di Stefano dal poeta vichese Nicola Angelicchio.

Due le targhe in memoria: la prima, consegnata dal Sindaco Sementino, da parte del Comune di Vico del Gargano, con la dedica: “A Concetta di Stefano, figlia della nostra Terra, un grazie sincero per aver dato lustro alla comunità vichese, attraverso la sua raffinata arte e il suo silenzioso impegno”.

La seconda targa, dell’ASD Polisportiva San Pietro di Vico del Gargano, “a Concetta di Stefano per le sue ammirevoli qualità, per il suo essere esempio di sportività, di mamma e moglie amorevole, di artista eclettica”.

Concetta di Stefano amava postare sulle sue pagine FB, oltre alle sue tele, tantissimi selfie, raccolti in un bel poster dal prof. Gianni de Maso, suo grande estimatore.

I social erano molto amati da Concetta.  Interessante leggere, andando a ritroso nel tempo, i suoi post a commento delle sue opere, come il volto della Medusa, che non disdegna di dipingere per personalizzare le scarpe “Converse”: “Ogni volta che un artista fa anche uno schizzo è un’opera! I duplicati non esistono, le stampe rovinano tutto quello che c’è di bello e puro in questo bellissimo mondo, quindi comprate arte!!!”,

Durante il concorso “Notti Sacre d’arte 2018”, Concetta posta un olio su tela dal Titolo “Abbraccio”, commentando: “L’amore é fragile, è tenero, l’amore è cura, è anima lo puoi trovare in un abbraccio lì c’è tutto il calore del cuore. L’amore è tutto. L’arte è la magia dell’anima”.

Emozionante leggere i messaggi dedicati dei suoi fans e dei suoi amici di FB.

“Concetta scriveva poesie con i colori che impregnavano i suoi pennelli” ricorda a tutti Francesco A.P. Saggese, ringraziando l’Amministrazione comunale per la Mostra e invitando tutti a visitarla.

“È stato bello rincontrarti questa sera – scrive Gina Sementino sulla bacheca FB di Concetta, in un ideale colloquio con lei – Sei stata brava, sei riuscita a riunire le persone che hanno fatto parte delle passioni della tua vita, lo sport (pallavolo) e la tua arte. La tua magnifica arte che vibra, pulsa di te, in quei quadri si vede scorrere il tuo sangue, battere il tuo cuore, si percepisce il tuo sguardo, le tue parole. E tutti quegli elogi non erano eccessivi, fidati. Tu sei quella persona speciale che hanno descritto. Certo noi eravamo tutti commossi. Non erano lacrime di tristezza ma di felicità per averti tra noi. Perché sarai sempre con noi e tra noi. Perché nella vostra casa sarete sempre in quattro. Perché chi vive nei ricordi non muore mai”.

“Che dire, ce l’hai fatta, sì ce l’hai fatta! – sottolinea Carolina del Viscio, proseguendo un colloquio virtuale, ma estremamente reale, con Concetta- Sei riuscita a toccare il cielo con un dito stasera! Sei riuscita nel tuo intento, a farci vedere il tuo sogno realizzato, finalmente, tutti quei colori sulle tele, tutte quelle opere che parlano di te, difficile trattenere le emozioni stasera che stringevano il petto. Il tuo maestro Miguel Gomez neanche lui è riuscito a trattenersi, le tue amiche di gioco, il prof Gianni De Maso per il suo meraviglioso regalo, grazie a Michele Angelicchio che parlava di te così affettuosamente, grazie a Nicola Angelicchio, l’emozione era visibile mentre leggeva per te una poesia. Ci sei riuscita a lasciare la tua impronta, a quanto pare non solo nel nostro cuore, nel nostro paese, ma nel mondo dell’arte. Grazie, Concetta, sono certa che sei a disegnare, sei con tavolozza e pennelli cavalletti e tele. Dipingi, Conce…dipingi, non fermarti …l’amore è anche questo…”.

“Dovremmo cercare la bellezza in ogni gesto – scrive Pasquale D’Apolito, postando “l’Ab braccio” dell’artista vichese – Dovremmo iniziare da subito ad occuparci di cose importanti. Dovremmo farlo tutti insieme. L’amore è l’unica cosa che può rendere la nostra vita un’opera d’arte. Concetta in questo ne è maestra. Oggi pensavo a lei e alle grandi lezioni che ci ha dato. Occupiamoci di amore e di arte. Abbracciamoci. Tutto il resto vale poco”.

La premiazione

Per dovere di cronaca, il Primo Premio di pittura della rassegna internazionale “Notti Sacre d’Arte 2019“ cui parteciparono artisti scelti dalla Giuria “per la capacità del loro lavoro di attivare l’attenzione e incuriosire la mente, suscitare piacere estetico o testimoniare in modo originale lo spirito del tempo moderno”, fu assegnato a Concetta Di Stefano per l’opera “Nell’acqua L’Amore”, una tela ad olio che ritraeva una bambina che camminava fra mare e cielo.:” Poetica, favola, speranza, bilanciamento cromatico, forza descrittiva, un dipinto dai colori intensi, luminosi, pieni di speranza e con una natura pura, delicata tutta da scoprire.” la motivazione che accompagnò il Premio. Un Premio che aveva come leit motiv il legame tra l’acqua, la vita e l’Uomo. L’acqua, elemento primordiale che ha plasmato la terra; l’acqua che porta speranza e dramma nell’esodo dei nostri giorni.

“Vincere è stato bellissimo!!!!” commentò esultante Concetta di Stefano, postando sulla sua pagina FB l’immagine, emblematica, di quella bambina che camminava fra mare e cielo …

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