Antonella Ruggiero, a Santa Chiara un concerto regale

by Enrico Ciccarelli

È difficile definire –e noi di sicuro non ci proveremo- cosa sia la regalità di un’artista. Ma siamo certi che Antonella Ruggiero la possiede. Sovrana nel padroneggiare una voce incantevole, regina di un pubblico che accorre in massa al Chiostro di Santa Chiara per applaudirla all’esordio di «Non soli ma ben accompagnati», che nella XIX edizione del Festival d’Arte Apuliae terrà compagnia ai foggiani per otto serate domenicali fra luglio e agosto, monarca assoluta nel culto geloso della propria indipendenza e nella scelta di un percorso musicale lontano da ogni compiacimento o strizzatina d’occhio.

Non poteva esserci debutto o protagonista migliore per il cartellone allestito dalla premiata ditta Dino De Palma-Gianna Fratta, di Spazio Musica, sostenuto dalla Regione Puglia e inserito nel cartellone del Foggia Estate. Un concerto pieno di memorabilia, dai successi pop in comune con i Matia Bazar alle eleganti canzoni sanremesi come Echi di infinito e Amore lontanissimo, con incursioni nel grande cantautorato italiano e genovese, magnifiche contaminazioni di ritmi tribali e musica sacra, come nel mirabile Kyrie

Vibrati, acuti, persino l’impertinente fischettio di If I were a rich man… no, la voce di Antonella Ruggiero non somiglia davvero a nessun’altra, che riprenda le Impressioni di settembre della Pfm o la sublime Ave Maria della Buona Novella di Faber.

Non inferiore il livello dell’accompagnamento: il raffinato pianista Robert Olzer e il quartetto d’archi Musica Civica, che hanno eseguito insieme la Pavane di Fauré, mentre il solo quartetto ha regalato il travolgente tango «Por una cabeza».

Gran serata, grande musica, con inevitabile standing ovation per l’estasi mistica di Vacanze Romane. Irrefutabile bis. A presto rivederci, regina Antonella: continua a lungo a imporre al pentagramma la tua elegante signoria.

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